Italia gialla tranne la Valle d’Aosta: scalda i motori per le riaperture

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Da lunedì l’Italia si colorerà di giallo, fatta eccezione per la sola Valle d’Aosta che resterà ancora in arancione, seppur riaprendo i dehors dei bar fino alle 18.

Con quasi tutte le regioni in fascia gialla l’Italia scalda i motori per le riaperture in vista della cabina di regia del governo che si terrà il 17 maggio. Soltanto lunedì, in base ai dati del report settimanale, il premier Mario Draghi deciderà se ci sono le condizioni per anticipare la ripartenza di qualche attività, sempre cercando di bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute, come ha ribadito anche ieri alla Camera.

Cresce il dibattito su coprifuoco e mascherine, argomenti che saranno dibattuti lunedì, con ogni probabilità, arriverà il via libera allo slittamento alle 23 dell’obbligo di restare a casa.

“Credo che progressivamente l’idea è di arrivare a superare la misura del coprifuoco”, ha annunciato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, senza specificare però tempi e modi.

Altro argomento di discussione è quello legato all’obbligo delle mascherine. “Al chiuso la mascherina dovrebbe rimanere anche dopo, per un bel po’”, il parere del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che, nei giorni scorsi, aveva ipotizzato l’addio alle protezioni una volta raggiunti i 30 milioni di vaccinati.

Apre alla possibilità di togliere le mascherine all’aperto Andrea Crisanti, secondo il quale una decisione potrà essere valutata tra “un paio di settimane”.

Arriva dall’infettivologo genovese Matteo Bassetti, infine, l’invito al governo a rimuovere l’obbligo della mascherina “dopo 20 giorni dalla prima dose del vaccino”.

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