Italia maglia nera in Europa per incidenti stradali

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I dati registrati  da Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri fanno emergere un quadro sconfortante sugli incidenti stradali, in Italia 61 minori hanno perso la vita in incidenti stradali nel periodo compreso dal 1 gennaio al 25 dicembre 2016. Questi numeri accendono  una spia su un fenomeno preoccupante che allontana il nostro Paese dalla cosiddetta ‘Vision Zero’ stabilita dal Piano nazionale sulla sicurezza stradale ‘Orizzonte 2020’, che si pone come obiettivo tendenziale di lungo termine di azzerare il numero di bambini che muoiono sulle strade italiane entro il 2020. Per fare questo, però, occorre far leva su una cultura della sicurezza stradale radicata e su un sistema stradale più sicuro. È fondamentale, quindi, proteggere i bambini a bordo delle autovetture, attraverso l’utilizzo di idonei sistemi di ritenuta ed il rispetto delle norme di sicurezza. La situazione non è migliore se consideriamo i dati globali sull’incidentalità forniti da Aci – Istat per il 2015, dai quali emerge che, per la prima volta in Italia dal 2001, le vittime di incidenti stradali sono tornate a crescere del 1,4% rispetto al 2014, con 3.428 decessi, ed un aumento percentuale del 6,4% che ha riguardato anche i feriti gravi, 16.000 contro i 15.000 del 2014. L’Italia si guadagna così la maglia nera per l’incidentalità stradale anche in ambito europeo, con un tasso di mortalità pari al 56,3 a fronte della media europea del 52,0. Dall’analisi statistica per il 2015 sull’incidentalità giovanile sono stati 282 i morti tra i 20 ed i 24 anni di età, 151 nella fascia tra i 15 ed i 19 anni, 13 tra i 10-14 anni, 10 tra i 5-9 anni e 17 nella fascia 0-4 anni.

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