La Regione Sardegna cala il tris: ancora senza nomina il Difensore Civico – il Garante per l’Infanzia ed il Garante per i Detenuti

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Francesco Mattana, Rappresentante Altroconsumo Regione Sardegna, chiede risposte su mancate nomine Regione Sardegna:

-la Sardegna è tra le pochissime regioni in Italia a non aver provveduto alla nomina dei garanti ,figure che
svolgono un ruolo importantissimo e fondamentali per la tutela dei diritti disvariate categorie, assenti in un periodo in cui la pandemia ha ampliato le disparità .

DIfensore Civico : (Art.2 legge regionale del 17.01.1989 n.4 )
Ricordiamo che il compito prioritario del Difensore civico è quello di eliminare discriminazioni, abusi, ritardi o semplicemente disfunzioni che si possano ingenerare nel rapporto fra cittadino e pubblica
amministrazione (Art.2 legge regionale del 17.01.1989 n.4 ) Il difensore civico inoltre controlla
l’attività dell’Amministrazione regionale, degli enti strumentali, degli enti delegatari di funzioni
amministrative regionali, nonché dei concessionari di pubblici servizi regionali e di ogni altro ente , ed è assurdo che proprio chi dovrebbe controllare questi ritardi e disfunzioni non sia ancora stato
nominato.
Garante per l’Infanzia : ( legge regionale 7 febbraio 2011, n. 8 )
Anche la Regione Sardegna, al pari di altre, con legge 7 febbraio 2011, n. 8, ha provveduto
all’”Istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza“. Istituito presso il Consiglio
regionale, il Garante dovrebbe secondo i propositi del legislatore (art. 1) assicurare una maggiore
attuazione, a livello regionale, dei diritti e degli interessi riconosciuti ai bambini e alle bambine, ai
ragazzi e alle ragazze in conformità a quanto previsto dalla “Convenzione sui diritti del fanciullo” approvata a New York (1989) e dalla “Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli”
(1996). quindi una figura fondamentale sopratutto anche in ambito scolastico.

Garante per i Detenuti : ( legge regionale del 7 febbraio 2011, n .7 )
Art. 1

Principi e finalità1. La Regione autonoma della Sardegna, nell’ambito delle proprie competenze, concorre a tutelare e assicurare il rispetto dei diritti e della dignità delle persone adulte e dei minori
presenti negli istituti penitenziari o ammessi a misure alternative e sostitutive della detenzione, negli ospedali psichiatrici giudiziari, nei centri di identificazione ed espulsione e nelle strutture
sanitarie in quanto sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, a favorire la loro rieducazione, a
ridurre il rischio di recidiva e ad agevolare il loro reinserimento sociale e lavorativo.
Inutile ribadire che si tratta di un altro forte pezzo di democrazia ed Il suo ruolo è di fondamentale
importanza per far sì che in questi luoghi, spesso fuori da altre possibilità di controllo e con una
strutturale disparità di potere tra custodi e custoditi, non avvengano abusi e le condizioni di vita
siano in linea con quanto previsto dalla Costituzione, dalla legislazione italiana in genere e da quella
internazionale.

Pertanto ci appelliamo al Presidente del Consiglio Regionale affinchè sia definita e sanata una volta per tutte questa spiacevole vicenda che ormai prosegue da troppo tempo, e che riporta la
regione sardegna indietro sulla tutela dei diritti fondamentali delle persone , sopratutto di quelle
fragili

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