La variante Delta cresce ovunque, autorità in allarme

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 La variante Delta del coronavirus, precedentemente chiamata “indiana”, è la più rapida a diffondersi e potrebbe approfittare dell’allentamento delle restrizioni in molti Paesi per espandersi. Questo è l’allarme che ha lanciato lunedì in conferenza stampa il capo dell’unità tecnica anti-Covid dell’Oms, Maria Van Kherkove. “Questa variante – ha sottolineato Van Kherkove – ci preoccupa molto e circola già in 92 Paesi. Ora ha l’opportunità di trasmettersi con l’aumento della socializzazione, se l’allentamento delle restrizioni avviene troppo in fretta”. Un timore che purtroppo i numeri stanno confermando.

In Italia, la situazione inizia a preoccupare. In Lombardia la variante Delta è salita al 3,2%, ma è in Campania il maggior numero di casi: 83 nel Vesuviano e 44 a Torre del Greco. Nel Sassarese ci sono 15 contagi, 3 nel Teramano, almeno 5 in Abruzzo. Il ceppo è presente pure in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia e Lazio. Quest’ultima Regione ha anticipato i richiami delle vaccinazioni con AstraZeneca per garantire, con due dosi, una migliore protezione.

Negli Usa la variante rappresenta ormai il 20% dei nuovi casi Covid e la sua prevalenza è raddoppiata nelle ultime due settimane.

La situazione in Europa è altrettanto preoccupante nonostante il numero crescente di vaccinati, il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc) ha spiegato che si prevede che “entro fine agosto il 90% delle nuove infezioni nell’Ue da Sars-CoV-2 sarà dovuto a questa variante“. L’Ecdc ha aggiunto che la variante Delta “può essere associata a un rischio maggiore di ospedalizzazione”.

In Germania la variante interessa circa il 15% di tutti i nuovi casi.

Il Paese più colpito del Vecchio Continente il Regno Unito dove la variante Delta rappresenta ormai oltre il 90% di tutti i nuovi casi giornalieri. 

In Francia l’epidemia sta regredendo ma è in crescita la variante Delta, che rappresenta oggi il 10% dei nuovi casi.

In Portogallo, il governo è stato costretto a vietare l’ingresso e l’uscita dalla capitale Lisbona durante il weekend. Oltre la metà dei nuovi casi di Covid registrati nella zona di Lisbona sono infatti rappresentati dalla variante Delta, che purtroppo si sta diffondendo anche in Italia con un ritmo esponenziale.

In Russia la variante sta mettendo a dura prova il sistema sanitario. A Mosca, dove è stato registrato il più alto numero di casi giornalieri (9.056) dall’inizio della pandemia, la variante è stata riscontrata nell’89,3% dei nuovi casi.

In Israele il governo ha deciso di posticipare al primo agosto l’ingresso dei turisti nel Paese, previsto per il primo luglio. La decisione, che finora prevede solo l’ingresso di turisti vaccinati, è stata annunciata dall’ufficio del premier, Naftali Bennett, e si inserisce nel quadro di una serie di nuove misure per fermare l’avanzata della pandemia. E nelle ultime ore il ministero della Salute ha raccomandato di vaccinare i giovani tra i 12 ai 15 anni il prima possibile.  (AGI)

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