La Villacidro Skyrace 2021 incorona Luca Del Pero e Paola Gelp

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Semaforo verde per la Skyrace di Villacidro gara di trail running, che si è conclusa con un ottimo successo: è stata l’edizione della liberazione e della rinascita dopo un anno di stop forzato; organizzata dalla Margiani Team (in collaborazione con associazioni locali e amministrazione comunale) con la direzione di Paolo Cuttidori, l’evento odierno si è potuto svolgere nonostante la Sardegna sia ancora in zona rossa, perchè la gara, inserita nella coppa Italia di Skyrinning, è di interesse nazionale è quindi ne è permessa la fattibilità.

E’ stata una corsa dal tono minore soltanto per il numero di atleti che non potevano superare il numero di 250 per ragioni di sicurezza e rispetto dei protocolli sanitari; per il resto, tutto è andato per il meglio, grazie alla puntuale e precisa organizzazione che ha curato nei dettagli la sicurezza degli atleti oltre che sul percorso, anche nel paddock di partenza ed arrivo con il rispetto dei sistemi di distanziamento ed uso delle mascherine.

Partenza alle 9:05: gli atleti dopo circa 900 mt. di percorso all’interno del centro abitato sono saliti di quota andando a toccare tutte le vette intorno a Villacidro. I vincitori della gara sono stati i lombardi Luca Del Pero e Paola Gelpi.

I due portacolori del team Falchi Lecco/Scarpa e del team La Sportiva, hanno vinto la quarta edizione della Villacidro Skyrace, sfida senza esclusione di acido lattico (21 km di distanza spalmati su 1900 metri di dislivello) coincisa con la prima delle otto tappe del circuito di Coppa Italia di Skyrunning Fisky, che ai nastri partenza ha visto molti tra i migliori atleti del panorama tricolore.

Il 23enne brianzolo Luca Del Pero, dopo aver condotto l’intera gara in solitaria, ha fermato le lancette dell’orologio su 2h06’30”, precedendo sul podio (rigorosamente con mascherina sul viso) Lorenzo Rota Martir (Hoka Rookie Team – 2h08’48”) e l’esperto Franco Collé (Hoka Rookie Team – 2h10’57”). Nella top ten Gianluca Ghiano, Luca Arrigoni, Luca Carrara, Alessandro Riva, Roberto Gheduzzi, Davide Sanna e Roberto Usai.

La Laspo girl Paola Gelpi, comasca di Lezzeno, ha tagliato il traguardo di via Dessì (quartier generale della manifestazione) con il finish time di 2h39’16” (undicesima assoluta). Alle sue spalle è giunta Giuditta Turini (team Karpos – 2h41’15”) la quale, in testa per circa metà gara, è stata superata da Gelpi sulla terza salita. A completare il podio Martina Bilora (La Sportiva – 2h41’28”). Quarto posto per la vincitrice 2019 Stephanie Jimenez, partita con il pettorale 1 in qualità di madrina della Villacidro Skyrace. Fra le migliori dieci di giornata rientrano Daniela Rota, Francesca Rusconi, Ginevra Cusseau, Cecilia Pedroni e Pina Deiana.

Sono stati circa 250 i partecipanti alla manifestazione promossa dal Team Margiani guidato dall’infaticabile Paolo Curridori (Margiani è anche il nome della montagna simbolo della manifestazione), e che passando per la cima Coppi della punta Santu Miali (a quota 1062 metri) hanno sgambettato tra i suggestivi saliscendi comprensivi di passaggi tra creste, pietraie e paesaggi boschivi (identica ambientazione del romanzo “Paese d’ombre” di Giuseppe Dessì, indimenticato vincitore del Premio Strega).

Menzione obbligatoria per super-Man Lino Cianciotto, atleta sardo davvero tosto, oltre che (ma è solo un dettaglio) ‘diversamente disabile’, che già aveva fatto parlare di sé ai tempi del Tor de Géants: tra i finisher, e con un crono di tutto rispetto, ci è arrivato nonostante da anni corra con una protesi al posto dell’arto destro.

Prima e dopo la gara (con Trofeo della montagna dedicato alla memoria di Vittoriano Tradori) è stato ricordato anche un altro villacidrese doc quale Massimo Murgia, amico della prima ora dell’evento, prematuramente scomparso due mesi or sono. Insieme a vincitori e vinti (dalla fatica), in una mattinata assistita da un meteo da spettacolo, a trionfare è stato il forte senso di comunità e di ospitalità dell’intera cittadina sarda, capace di mettere in scena un’edizione fisiologicamente più complessa a causa dalle rigide disposizioni in materia sanitaria.

Nel giorno della Liberazione, sulla bandiera tricolore, a dare nell’occhio è stato soprattutto il verde, o meglio dire il ‘Green’: nel ricco pacco gara elargito dalla ‘Vsr21’ grazie al contributo dei tanti sponsor-amici (su tutti La Sportiva, azienda leader trentina leader mondiale nella produzione di abbigliamento tecnico e scarpe outdoor) in abbinamento a prodotti locali e biologici c’era una borraccia termica: il più classico degli assist per evitare l’utilizzo della plastica e rendere la mattinata a impatto zero sul fronte ambientale.

A naso, l’edizione appena chiusa, creata per dare un senso di continuità in funzione dell’evento del 2022, ha rappresentato anche un bel riscaldamento verso il futuro. L’evento di Villacidro (da anni punto di riferimento per gli sport di endurance) intende continuare a crescere verso l’elité internazionale, abbinando rigorosamente sport e turismo e valorizzazione del territorio.

Alberto Porcu Zanda

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