L’Inghilterra riapre il 19 luglio, Boris Johnson: bisogna convivere con il Covid

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 L’epidemia di Covid ha ripreso a correre nel Regno Unito a causa della variante Delta ma il premier britannico, Boris Johnson, ha annunciato per il 19 luglio la riapertura dell’Inghilterra. Via l’obbligo di mascherina e i limiti alle interazioni sociali; non sarà più richiesto lo smart working.

Inoltre, riapriranno tutti i pub, locali notturni e discoteche, senza limiti al numero di persone ammesse.

Esercizi commerciali e imprese potranno decidere autonomamente di richiedere prova di immunizzazione agli avventori, ma non ci sarà alcun tipo di pass vaccinale in vigore. In caso di contatto con un positivo, resta valido l’auto-isolamento ma coloro che hanno già ricevuto due dosi potranno evitarlo.

Altri dettagli su vacanze e quarantena verranno comunicati più avanti nella settimana mentre la conferma o eventuale revoca di queste decisioni verrà data il 12 luglio. 

Di fronte ai timori, suscitati dal numero crescente di contagi giornalieri, il capo di Downing Street ha riconosciuto che l’epidemia “non sarà certamente finita per il 19 luglio“; tuttavia, “dobbiamo essere onesti con noi stessi: se non possiamo riaprire la societa’ nelle prossime settimane, quando saremo in grado di tornare alla normalita’?”.

 “L’alternativa e’ aprire in inverno quando il virus avra’ un vantaggio”, ha aggiunto. 

Il numero di casi di Covid sta crescendo rapidamente: nel Regno Unito nelle ultime 24 ore sono stati registrati 27.334 nuovi contagi, nella settimana del 29 giugno-5 luglio il numero è cresciuto del 53,2% rispetto ai sette giorni precedenti. 

E le stime indicano che per il 19 luglio ci saranno circa 50 mila contagi al giorno, ha affermato Johnson, sottolineando che la campagna vaccinale precede come previsto – 45,35 milioni i britannici che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e 33,73 quelli completamente immunizzati – e l’immunizzazione resta efficace contro il coronavirus. 

A questo proposito, il governo ha deciso di ridurre l’intervallo tra una dose e l’altra da 12 settimane a 8 per chi ha meno di 40 anni.      

Nonostante l’incremento dei casi, i ricoveri in ospedale e i decessi non conoscono la stessa crescita esponenziale cui si è assistito nella seconda ondata (1.953 nuovi pazienti nel lasso di tempo 23-29 giugno, +24,2%; i decessi nell’ultima settimana sono stati 128, un incremento del 4,9%), anche se negli ultimi giorni le ospedalizzazioni hanno cominciato a registrare un aumento più rapido.     

Secondo un sondaggio YouGov, il 71% dei britannici vuole che le mascherine rimangano obbligatorie sui trasporti pubblici, mentre per il 66% dovrebbero rimanere nei negozi e negli spazi pubblici chiusi. Inoltre, il 70% sostiene che si sentirebbe meno al sicuro se si trovasse in un luogo affollato o non ventilato e le persone non indossassero mascherine sul viso. 

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