Palloncini bianchi, striscioni, musica per ricordare, Manuelina, Annamaria, Davide le cui vite sono state spezzate, venerdì notte da un terribile incidente stradale a Is Pontis Paris. A Quartu Sant’Elena e Sinnai è stato il giorno del dolore. In tanti hanno partecipato alle esequie celebrate ieri pomeriggio, nella basilica di Sant’Elena, nella parrocchiale del Sacro Cuore per le due giovani di Quartu e nella parrocchiale di Santa Barbara per il ragazzo. Parenti e amici hanno voluto salutarli per l’ultima volta riflettendo insieme sul senso vero della vita, di quanto possa sembrare piena e in un attimo invece essere nulla. E’ vero che dobbiamo accogliere queste morti come Maria accolse quella dolorosa del figlio suo perchè la vita continua in una dimensione diversa, è vero ora i ragazzi saliranno in Paradiso e li balleranno e canteranno insieme alle centinaia di giovani che come loro hanno lasciato sulla terra genitori straziati dal dolore, ma è anche vero che madri padri e amici li volevano qua sulla terra reale. Al termine del rito funebre la folla, commossa, ha salutato con un lungo applauso le bare dei giovani prima di accompagnarli nella loro ultima dimora. Queste morti e soprattutto questi incidenti mettono a nudo le nostre fragilità e ancora un volta ci insegnano che, con quelle auto di metallo e di plastica sempre più potenti e capaci di portarci in poco tempo dove desideriamo a una velocità sempre maggiore, basta una svista, una distrazione, un momento di stanchezza e la nostra esistenza viene messa in pericolo o annientata. La speranza è sempre quella che mai più una madre pianga la morte di un figlio, invece arriva in queste ore la notizia da Sassari di una altro diciottenne morto straziato fra le lamiere della sua auto. E’ terrificante il bilancio degli ultimi tre giorni nella nostra isola, sette persone morte in diversi incidenti stradali. Quando finiremo di scrivere questo bollettino di guerra?
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