Si chiama Magic Bus il progetto ideato dalla cooperativa cagliaritana Vox Day: una residenza artistica itinerante, concepita per sviluppare la conoscenza del patrimonio narrativo popolare esistente nelle piccole comunità dell’isola, e rendere visibile la realtà e le storie legate al territorio e ai suoi abitanti.
Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Collinas, e in collaborazione con Sardex, Magic Bus fa base, da mercoledì scorso, e per quattro giorni, nel paese della Marmilla con l’obiettivo di creare una narrazione che prendendo spunto da fatti storici – alcuni dei quali avvenuti tra l’8 settembre 1943 e la primavera successiva, oltre a altri eventi riguardanti il territorio – potesse essere rielaborata da artisti professionisti non direttamente legati al territorio – in questo caso un regista documentarista e un graphic novelist, Renato Chiocca e Andrea Ferraris – per culminare nella realizzazione di un cortometraggio e di una graphic novel.
L’individuazione di Collinas e dell’area urbana circostante come sede della residenza è motivata dalla presenza di elementi di particolare interesse, come la valenza storica e architettonica del borgo, la sua contiguità con siti di rilevanza archeologica e ambientale, oltre all’eredità culturale e filosofica del suo cittadino più illustre, Giovanni Battista Tuveri.
Nei tre giorni di residenza, e con la preziosa collaborazione degli abitanti del paese, sono stati elaborati i materiali che saranno presentati in anteprima, e naturalmente in una versione non ancora definitiva, domani, sabato 14, nel corso della giornata finale. La proiezione dei contenuti video, alla presenza dei due autori, Renato Chiocca e Andrea Ferraris, è in programma alle 18.30 nella sala Ex Monte Granatico, in apertura di una serata che conta altri appuntamenti in scaletta: cibi e gusti della tradizione alle 20 in piazza G.B. Tuveri; un’installazione audiovisiva di Emanuele Bardi e Paolo Pastorino alle 21.30 nel Chiostro del Municipio; un concerto del gruppo Mambo Django, alle 22.30 in piazza G.B. Tuveri; e, in chiusura, un solo set di Stefano Cherchi: a mezzanotte all’ex Monte Granatico.