Manovra, ‘tassa Coca-Cola’ in arrivo

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Tassa coca cola. Dal riordino delle agenzie fiscali alla ‘tassa Coca-Cola’ sulle bibite zuccherate, passando per la rottamazione-bis e nuove misure per l’uso della moneta elettronica. Sono queste alcune delle ipotesi allo studio per la

prossima Legge di Bilancio, da approvare in Cdm entro il 15 ottobre. Nelle intenzioni del governo dovrebbe essere una legge ‘light’. Una serie di misure da far scattare con un apposito decreto legge parallelo alla Manovra. Una formula che la metterebbe al riparo dal fuoco di fila del Senato e dai rischi di assalto alla diligenza e dalle conseguenze connesse per la tenuta del governo e dei conti.

Tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo vi sarebbe la cosiddetta tassa ‘anti Coca-Cola‘, un balzello sulle bibite altamente zuccherine usato già da alcuni governi come slogan per contrastare l’obesità. In Francia la ‘taxe soda’ è realtà dal 2012, introdotta dal governo Sarkozy in piena austerity, con circa 2,5 centesimi di rincaro per lattina. Anche in Italia, nel pieno della crisi finanziaria, il governo dell’allora premier Mario Monti aveva ipotizzato una tassa sul ‘cibo-spazzatura’. Pare comunque che se il governo dovesse rimettere mano a un intervento di questo tipo ne ricaverebbe non più di 200 milioni di euro.

Sempre più concreta anche l’ipotesi di una rottamazione ‘bis’ delle cartelle dell’ex Equitalia. L’eventuale riapertura del meccanismo potrebbe riguardare chi a causa di errori e irregolarità non è rientrato nella rottamazione. Il provvedimento potrebbe rivolgersi in particolare a circa 400mila contribuenti tagliati e garantire al Fisco entrate rilevanti, se si considera -ad esempio- che nel mese di agosto il settore statale ha registrato un fabbisogno di 1 miliardo di euro, con un miglioramento di circa 5,8 miliardi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno.

Tra le proposte sul tavolo del governo anche l’estensione di splyt payment e fatturazione elettronica e nuove misure per l’uso della moneta elettronica. L’intenzione sarebbe quella di mettere in campo una serie di misure per ridurre l’uso di contanti e contrastare il fenomeno tuttora diffuso dell’evasione fiscale. Intanto si attende la riunione del consiglio dei ministri di domani in cui si esaminerà la nota di aggiornamento del Def, il documento programmatico sulla base del quale verrà redatta la Legge di Bilancio.

fonte adnkronos

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