Mattarella, incarico a Cottarelli senza i numeri

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato l’incarico di formare il governo a Carlo Cottarelli che si è riservato di accettare. L’ex

commissario alla spending review questa mattina è arrivato al Colle in taxi, indossando uno zainetto sulle spalle. Ieri, a 84 giorni dal voto, è naufragato l’incarico che il capo dello Stato aveva affidato a Giuseppe Conte per la formazione di un governo M5S-Lega. Il no del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Paolo Savona all’Economia è stato lo scoglio sul quale è inciampato l’ex premier incaricato e che ha dato vita a uno scontro istituzionale senza precedenti, con Lega e M5S che tuonano contro il Colle e i 5 Stelle pronti a chiedere l’impeachment per Mattarella.

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I NUMERI – Tutto passa proprio dai numeri in Parlamento. Il M5S alla Camera è il gruppo più numeroso con 222 membri, seguito dalla Lega con 124 e dal Pd con 111. Solo quarta Forza Italia con 105 deputati, quindi Fratelli d’Italia 32, il Misto con 21 e Liberi e Uguali 14.

CAMERA – A Montecitorio, per ottenere la fiducia, Cottarelli ha bisogno di 315 seggi su 630. Ma numeri di tale portata sono, ovviamente, nelle mani di M5S (222) e Lega (124) che arrivano a 346. Questo significa che i numeri per un sostegno a Cottarelli arriverebbero – in ipotesi – ad un totale di 146 (111 del Partito democratico, 14 LeU ed eventuali 21 del Gruppo Misto). Resterebbero fuori i 105 di Forza Italia e i 32 di Fratelli d’Italia.

SENATO – Al senato la maggioranza si ottiene con 161 voti; escludendo Lega e M5S (totale, 167) – a cui si aggiungerebbero anche altri 4 senatori, dopo aver incassato nei giorni scorsi il sostegno di 4 membri del Gruppo Misto, che porterebbe il margine a 171 (ovvero +10 sulla soglia di maggioranza assoluta) – i voti presumibilmente rimasti sono quindi 68 (quelli di Pd, LeU, altri del Misto e Autonomie), considerando out i 61 di Forza Italia e i 18 di Fratelli d’Italia. I 5S sono infatti il gruppo più numeroso anche al Senato con 109 membri: seguono Forza Italia con 61, Lega con 58, Pd con 52, Fratelli d’Italia con 18, Autonomie con 8, Misto (con LeU) con 12. Occorre poi aggiungere i senatori a vita Renzo Piano e Carlo Rubbia e il totale è 320 senatori (vale a dire 314 eletti più cinque senatori a vita e l’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano).

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