Matzutzi (Confartigianato Sardegna); “Occupazione sarda trainata dagli artigiani”

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In una Sardegna che non brilla per occupazione, la nota positiva arriva dal mondo artigiano con un saldo positivo di 6.849 unità lavorative i tra le assunzioni e cessazioni nelle aziende fino a 15 dipendenti.

Il dato, emerso dal documento elaborato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna sulla base dei dati INPS e ISTAT, tra luglio 2017 e giugno 2018, spinge Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna sulla seguente riflessione: Questa analisi conferma come siano le piccole realtà a trainare la crescita dell’occupazione nell’Isola questo risultato è sostenuto anche dal buon andamento dell’apprendistato, canale privilegiato per l’accesso dei giovani a un “lavoro di cittadinanza”. Quindi, anche se i dati positivi, nessuno deve esaltarsi perché le ferite della crisi devono ancora rimarginarsi”.

Per l’associazione di categoria, il gap, da colmare rispetto ai massimi pre-crisi, si stia pian piano assottigliando o occorre sottolineare come non si parli di lavoro stagionale, come per esempio quello estivo, ma di posizioni stabili.

In ogni caso continua Matztuzi, ciò rafforza anche la richiesta che abbiamo fatto al Consiglio Regionale – continua Matzutzi – ovvero quella di destinare nella Legge di Bilancio Regionale, in discussione in questo periodo, almeno 30 milioni di euro alle oltre 35mila imprese artigiane, per supportarle concretamente negli investimenti e nella crescita. Dispiace constatare che l’intenzione del Consiglio Regionale pare sia di destinarne molte men sebbene le realtà artigianali rappresentano il 22% dell’economia della Sardegna e offrono lavoro a oltre 100 mila persone”.

Confartigianato Sardegna ha recentemente offerto supporto al Palazzo di via Roma attraverso diversi contributi, non tutti accolti dalla Commissione. Fra le varie proposte quella del rifinanziamento della Legge Regionale 51, della Legge 949 e della Legge 12 per l’assunzione degli apprendisti, del contrasto al lavoro nero e all’abusivismo, della promozione delle giovani imprese e lo sviluppo dell’alimentare, senza dimenticare la necessità di affrontare tutte le altre problematiche che attanagliano e bloccano il mondo artigiano.

E’ una fase cruciale per la ripresa delle attività produttive e per tutta l’economia sarda – conclude Matzutzi. I consiglieri regionali in questo momento devono dimostrare quanto sono vicini al più importante settore produttivo della Sardegna”.

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