Migranti: i Comuni disponibili all'accoglienza avranno dei benefici

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Al termine dell’incontro al Viminale tenutosi nella prima settimana di settembre, con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sul nuovo piano nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo, il presidente dell’Anci Fassino ha detto: “È necessario un salto di qualità nel sistema di accoglienza degli immigrati e nella ripartizione sul territorio. Noi siamo per un sistema di accoglienza più ampio e per una distribuzione più diffusa per evitare questo addensamento su poche realtà”.
Ha indicato cinque condizioni per realizzare un sistema di accoglienza diffuso:

– il sistema di accoglienza deve far leva sui sindaci che non possono essere semplici destinatari dei flussi decisi dalle prefetture
-la distribuzione dei profughi deve essere basata su un criterio di proporzionalità che tenga conto delle dimensioni demografiche dei Comuni che ospitano
– che i Comuni che sono disponibili all’accoglienza possano beneficiare di meccanismi ‘premiali’ e ‘incentivanti’: ad esempio, il superamento del blocco del personale amministrativo
– la possibilità di impiegare le persone ospitate in lavoro socialmente utili nei Comuni dove vengono destinati
– che i Comuni disposti ad accogliere (modello Spar) non siano destinatari di ulteriori invii da parte delle Prefetture

L’ Anci è fermamente convinta che si possa organizzare in Italia un sistema di accoglienza ed integrazione sostenibile, programmato, equilibrato e diffuso dei richiedenti asilo e rifugiati a livello regionale, provinciale e comunale. Per fare questo è necessario puntare al coinvolgimento, su base volontaria, di tutti i Comuni italiani con la richiesta di avere una struttura Sprar in ogni Comune, anche associato. Sostiene la sua idea affermando che sarebbe un esempio per gli altri paesi europei e consentirebbe, una volta a regime, di gestire il fenomeno garantendo ordine e controllo del territorio e percorsi reali di integrazione.
L’Anci nazionale ha inviato una nota sulla questione alle associazioni regionali che a loro volta hanno trasmesso per necessaria ed opportuna conoscenza, a tutti i sindaci.

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