Covid. Ordinanza della sindaca, Patto civico per Monastir: “Provvedimento quantomeno anacronistico”

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Monastir. I consiglieri di opposizione del gruppo “Patto civico per Monastir”, con un comunicato stampa esprimono sconcerto per l’ordinanza sindacale contenente provvedimenti di contrasto alla diffusione del Covid, che limitano la circolazione dei cittadini sul territorio comunale e impongono restrizioni sulle ore di attività degli operatori di bar e ristoranti:

-Con sconcerto abbiamo appreso dai canali social l’emanazione dell’Ordinanza Sindacale contenente diversi provvedimenti che limitano la circolazione dei cittadini sul territorio comunale e impongono restrizioni sulle ore di attività degli operatori di bar e ristoranti come azione di contrasto alla diffusione del virus SARS-COV2 nel territorio di Monastir (poi rettificata nella data di ieri in seguito alle giuste e comprensibili rimostranze di diversi cittadini ed operatori del settore servizi somministrazione cibi e bevande – bar e ristoranti in genere).

Nello specifico riteniamo opportuno e doveroso evidenziare la nostra contrarietà ad alcuni contenuti dei provvedimenti adottati e l’incongruenza di altri con la situazione che stiamo vivendo:

• innanzitutto riteniamo che le tempistiche dell’ordinanza (emanata nella mattina del 21 ed in vigore già dalle 15:00 dello stesso giorno), non abbiano minimamente tenuto conto dell’organizzazione degli esercenti coinvolti (bar e ristoranti), i quali i quali si sono visti stravolgere la propria programmazione e gli investimenti economici legati all’attività nel giro di poche ore. Riteniamo inoltre che sarebbe stato perlomeno opportuno convocare previamente le attività colpite, che invece hanno dovuto richiedere un incontro all’amministrazione nel pomeriggio del 21 in via urgente, al fine di poter comunicare le proprie legittime rimostranze a chi ha ideato ed emanato questo pesante provvedimento.

• siamo convinti che imporre la chiusura anticipata ai ristoranti del paese risulti un provvedimento quantomeno anacronistico, trattandosi di orari totalmente arbitrari, comprensibili un anno fa all’inizio dell’emergenza sanitaria, ma non accettabili oggi, quando anche il Governo ha stabilito di utilizzare altri parametri che non sono più la presenza di positivi al SARS-COV2 (bensì il sovraccarico del sistema sanitario, come previsto dal DL 22/07/2021). Inoltre attendiamo con viva curiosità di conoscere la valenza, dal punto di vista sanitario, del posticipo di 45 minuti di chiusura per i ristoranti, adottato meno di 24 ore dopo l’ordinanza. Inoltre evidenziamo la disparità di trattamento nei confronti dei bar, la cui chiusura è rimasta invariata addirittura alle ore 21:00.

• troviamo che lo stesso divieto di circolazione dalle ore 24:00 alle ore 05:00, limitato al solo territorio comunale, non abbia assolutamente senso, in quanto non impedisce lo spostamento nei comuni vicini, ed inoltre penalizza ancora una volta le attività di ristorazione e bar.

• riteniamo che l’utilizzo obbligatorio delle mascherine all’aperto, in assenza di assembramenti o di mancate distanze di sicurezza, sia eccessivo e contribuisca inoltre ad alimentare un clima di incertezza e paura tra le persone.


Facciamo queste osservazioni con profondo rispetto e preoccupazione: rispetto dovuto nei confronti dei nostri compaesani che sono risultati positivi, ed auguriamo ai sintomatici di riprendersi quanto prima; preoccupazione invece per le attività del paese, che dopo un anno e mezzo di sacrifici si trovano ancora in condizioni di sofferenza, e vengono nuovamente vessate da misure arbitrarie ed illogiche.
Crediamo che, di fronte ad una situazione di emergenza, l’amministrazione avrebbe quantomeno dovuto diffondere maggiori informazioni alla popolazione e coinvolgere tutto il Consiglio: noi, da parte nostra, avremmo dato sicuramente il nostro contributo.
Consapevoli che fosse necessario assumere qualche provvedimento, avremmo però auspicato interventi mirati, come ad esempio l’incremento dei controlli nelle zone sensibili. Comprendiamo la sospensione, almeno temporanea, degli eventi ricreativi e sportivi che riguardano i ragazzi, visto che i dati del contagio a Monastir coinvolgono presumibilmente soprattutto i giovanissimi.

Auspichiamo la revoca dell’attuale ordinanza e chiediamo l’emanazione di un nuovo atto, che contenga misure commisurate all’attuale realtà del paese, tenuto conto anche dell’odierna normativa regionale e nazionale.

I consiglieri di opposizione:
Giuseppe Cinus
Silvia Cinus
Paola Ugas
Maria Franca Murgia

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