Mondo Eco: il primo festival letterario sulla sostenibilità ecologica, politica, culturale e sociale

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Andrea Vianello – protagonista dell’incontro in programma giovedì 26 novembre 

 Il crogiuolo vara la prima edizione del festival di letteratura MONDO ECO, dedicato proprio alla sostenibilità ecologica, sociale e culturale, organizzato con la direzione artistica di Rita Atzeri e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura (Servizio beni librari) della Regione Sardegna. Un progetto articolato, con un programma nutrito, e  un calendario serrato, dal 14 novembre al 20 dicembre, che prevede incontri con autori di levatura nazionale e regionale (in modalità on line, nel totale rispetto delle disposizioni anti-Covid vigenti, fino al 3 dicembre), laboratori di scrittura creativa, con la Scuola Holden, e canto, appuntamenti di animazione alla lettura che coinvolgono, in diverse aree della Sardegna, luoghi chiave della cultura e dell’istruzione come scuole e biblioteche, della cura, come  ospedali e case di riposo, del recupero sociale, come il carcere. Importante per il festival la rete di collaborazioni che si è andata costituendo, con enti, istituzioni, associazioni, di volontariato, culturali e di spettacolo, festival letterari, i Sistemi Bibliotecari Monte Claro (Città Metropolitana di Cagliari), del Nord Ogliastra, Làdiris (Selargius, Quartucciu, Quartu), Bibliomedia (Assemini, Elmas, Decimomannu, Decimoputzu). Mediapartner di progetto del festival sono Eja tv e Radio X.

Mondo Eco, avendo come obiettivo primario la promozione della lettura, intende stimolare  l’attenzione verso temi di stretta attualità, come, in questa prima edizione, quello della Sostenibilità, fattore determinante per il futuro della vita sul nostro pianeta, negli ultimi anni oggetto di interesse e discussione a livello mondiale, che il festival vuole indagare e declinare con l’aiuto della letteratura. Il crogiuolo, dopo oltre trent’anni di attività nel mondo del teatro e degli eventi culturali, ha deciso di  investire su una rassegna originale, con una variegata rete di partner e con l’ambizione di diventare il primo festival letterario sardo dedicato alla Sostenibilità. I temi cambieranno di edizione in edizione: per quest’anno le parole chiave saranno “sostenibilità ambientale”, “economica”, “sociale” e “della comunicazione”.

Un festival “territoriale”, che abbraccia diversi luoghi, con la finalità di dislocare le sue attività e  diffondere il più possibile i suoi contenuti. Non casualmente gli eventi, al netto della situazione determinata dall’emergenza sanitaria, coinvolgono città come Cagliari e Sassari e altri centri meno grandi dell’Isola, con lo scopo non secondario di aiutare i piccoli paesi ad affrontare il grave problema dello spopolamento.

“Mondo Eco nasce dall’esigenza di raccogliere quelle riflessioni e quelle esperienze, siano esse in ambito letterario o saggistico, che consentano di consolidare ed estendere la coscienza della imprescindibilità del concetto di ‘sostenibilità’ in tutte le forme del vivere, perché il nostro pianeta arresti quel processo che lo candida alla morte certa”, sottolinea Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo e del festival. “Siamo pienamente convinti che ognuno, piccolo o grande che sia, debba fare la sua parte e siamo altrettanto convinti che la letteratura, il teatro, l’arte in genere, possano essere il migliore volano per raggiungere la coscienza collettiva”. E ancora:“Mondo Eco declina il concetto di sostenibilità in tutti gli ambiti del vivere. Parliamo di sostenibilità ecologica, politica, culturale e sociale, perché sono aspetti fortemente interconnessi. Le scelte politiche – conclude Atzeri – possono tutelare o distruggere un ambiente naturale, e in questi mesi abbiamo avuto esempi dissennati in piccola e larga scala: abbiamo visto bruciare l’Amazzonia, con la complicità del governo brasiliano, e vediamo scomparire gli alberi nelle nostre città, Cagliari inclusa”.

Gli incontri con gli autori


Fino al 3 dicembre, in ottemperanza alle disposizioni anti-Covid vigenti, gli eventi in programma si svolgeranno e realizzeranno online, trasmessi alle 17.30 in diretta Facebook sulla pagina de Il crogiuolo/Fucina Teatro e in cross posting sulle pagine fb di Eja tv e sardegnaeventi24.

Il via, dunque, sabato 14 novembre, con Filippo Solibello, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, protagonista dell’incontro, organizzato in collaborazione con il festival letterario Entula e l’associazione Liberos, in cui verrà presentato il suo Spam. Stop plastica a mare. 30 piccoli gesti per salvare il mondo dalla plastica (Mondadori, 2019), con le letture a cura di Rosalba Piras e Tiziano Polese di Abaco Teatro.

Solibello dal 2011 conduce il programma “Caterpillar” su Rai Radio 2. Nel 2005 ha inventato e lanciato, sempre su Radio2, “M’illumino di meno”, la campagna sui temi del cambiamento climatico e del risparmio energetico; è, infatti, da anni impegnato nella difesa e salvaguardia dell’ambiente e nel promuovere stili di vita green, ecosostenibili.

Ripulire il mare dalla plastica: questa la sfida lanciata nell’ultimo suo libro. Ha conosciuto ricercatori, politici e attivisti di tutto il mondo che si stanno mobilitando per combattere questa emergenza e ha scoperto che l’Italia su questo tema è all’avanguardia, che esistono opere d’arte, canzoni e iniziative di ogni genere legate alla plastica. E che ci sono moltissime aziende, grandi e piccole, che stanno facendo la loro parte per rendere più sostenibile il consumo di plastica.

L’evento sarà, come detto, trasmesso in diretta Facebook e sarà possibile intervenire attraverso i social e il canale di messaggistica online che sarà attivato. All’incontro saranno collegati anche i soci del Circolo sardo “Ichnusa” di Madrid, che potranno interagire durante il dibattito e raccontare la loro esperienza di sostenibilità fuori dall’Isola. Per la presentazione del libro di Solibello verrà, inoltre, attivato un servizio di traduzione simultanea nella lingua LIS, in collaborazione con la sezione provinciale di Cagliari dell’Ente Nazionale Sordi.                  

Il giorno dopo, domenica 15, sarà Flavio Soriga a proporre, in streaming, un reading di brani tratti da alcuni suoi libri e di testi inediti, accompagnato da Randagiu Sardu, uno dei punti di riferimento della scena ragga – hip hop sarda. L’incontro è organizzato in collaborazione con il festival letterario Lei.

Soriga ha esordito nel 2000 con la raccolta di racconti “Diavoli di Nuraiò”, con cui si affermò subito a livello nazionale vincendo il premio Italo Calvino per inediti. Fra gli altri titoli pubblicati si possono ricordare “Neropioggia”, del 2002 (romanzo vincitore del Premio Grazia Deledda Giovani), “Sardinia Blues”, del 2008 (Premio Mondello città di Palermo), la raccolta di racconti “L’amore a Londra e in altri luoghi, del 2009 (Premio Piero Chiara). “Nelle mie vene” (2019) è l’ultimo suo romanzo, un po’ autobiografico, un po’ no, dove Soriga si tuffa ancora nel noir isolano e riflette, con il sorriso, sul  ruolo degli intellettuali nella nostra società. Il protagonista della storia è Aurelio Cossu, nato e cresciuto in un paesino vicino a Cagliari (l’autore, come si sa, è nato a Uta), un uomo che ha una compagna, una figlia, un lavoro in tv. La vita di Aurelio, talassemico, dipende dalle donazioni di sangue di generosi sconosciuti e non si ferma mai. E’ un intellettuale particolare, lavoratore precario nel competitivo mondo della televisione, che si rivela un mite ma tenace antieroe quando si troverà alle prese con un misterioso latitante còrso…

Autore di programmi televisivi (“Per un pugno di libri”, Rai 3) e radiofonici, Soriga collabora con diversi quotidiani e riviste, è stato uno degli ideatori del festival “L’ Isola delle storie” di Gavoi, è direttore artistico di festival letterari come “Sulla terra leggeri” e animatore di eventi culturali. I suoi romanzi sono pubblicati da Bompiani.

In diretta fb giovedì 19 novembre ci sarà Maura Boi con la presentazione del libro La funzione sociale della terra. Aspetti giuridici e didattici (Catartica, 2020), corredata dalle letture di Rosalba Piras e Tiziano Polese di Abaco Teatro. “L’obiettivo di questo lavoro – è scritto nelle note – è mettere in evidenza il rafforzamento dei legami tra agricoltura ed altri settori dell’economia rurale e dei servizi alla persona nonché al contempo promuovere la responsabilità sociale d’impresa, l’etica e la didattica come strumento di consapevolezza del segmento agricolo e sociale. Infatti è possibile constatare dalle numerose esperienze disseminate nel nostro territorio un effetto positivo in termini di miglioramento della qualità della vita, non solo delle persone in condizioni di fragilità e disagio, ma di tutti i soggetti che anche indirettamente ne sono coinvolti”.

Maura Boi è specializzata in diritto agrario ed europrogettista, è assessore all’Agricoltura e all’Ambiente e  vicesindaco del Comune di Serrenti.

Il giorno dopo, il 20, sarà la volta di Carola Farci con Scritture e riflessioni dalle isole       (Aipsa, 2019). Un percorso composto da diciassette voci, fra scrittori, giornalisti, docenti universitari, e politici, che raccontano come si trasformano oggi, nell’epoca della globalizzazione, le isole maggiori del Mediterraneo Occidentale: Sardegna, Sicilia, Corsica, Maiorca. Le interviste partono dalla letteratura ma attraversano molti temi che coinvolgono la vita quotidiana: società, lingua, storia, tradizione. Dalle opportunità dell’uso di più lingue all’avvento del turismo, gli intervistati discutono di come si evolvono le relazioni tra Isole e Continente.

Carola Farci è dottoressa di ricerca in Letterature Comparate alle Università di Padova e Limoges, con una tesi che indaga la rappresentazione dell’insularità nella letteratura contemporanea euromediterranea, e docente di storia e letteratura all’Istituto “Azuni” di Cagliari.           

Sabato 21 novembre sotto i riflettori dello streaming Tessa Gelisio, conduttrice e autrice televisiva, scrittrice, blogger e presidente dell’associazione ambientalista For Planet Onlus. 100 Green Jobs per trovare lavoro. Guida alle professioni sicure, circolari e sostenibili  (Edizioni Ambiente) è il titolo del suo libro, firmato con Marco Gisotti (l’incontro è organizzato con il festival Entula e l’associazione Liberos), un vademecum per orientare studenti e famiglie, utile anche per formatori e insegnanti. Oggi in Italia le competenze “verdi” sono sempre più richieste in maniera trasversale in ogni settore: nel 2018 3,6 milioni posizioni di lavoro, il 78,8% di tutti contratti programmati dalle aziende italiane per quell’anno, erano destinate a persone che potevano vantare competenze green.

 “Oltre alle soft skill (saper lavorare in gruppo, risolvere problemi, gestire lo stress, avere intuito creativo, essere flessibili e dotati di spirito di adattamento), la competenza più richiesta è quella dedicata al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale; anche le conoscenze delle lingue e le competenze digitali vengono dopo”, affermano Tessa Gelisio e Marco Gisotti.

Dalla guida emerge anche la top ten delle professioni più “sicure”, quelle cioè che hanno il più alto disallineamento tra domanda delle imprese e offerta lavorativa: chimico verde; cuoco; data analyst/scientist; esperto del marketing ambientale; esperto di acquisti verdi; esperto in gestione dell’energia (Ege); esperto di acquisti verdi; installatore di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale; meccanico industriale; programmatore agricolo della filiera corta.         

Le trasmissioni tv che Tessa Gelisio, esperta anche di ecologia e comunicazione ambientale, ha condotto e conduce e i suoi libri parlano di ambiente, arte, cucina, scienze, ecologia, animali, viaggi. Ha cominciato l’attività di ecologista da giovanissima, militando in diverse associazioni ambientaliste (Wwf, Amici della Terra, Legambiente) e centri per la tutela di specie selvatiche.

Il suo blog www.ecocentrica.it è uno spazio dedicato a tutte le persone che vogliono migliorare la qualità della propria vita rispettando l’ambiente e il pianeta Terra.

Andrea Vianello sarà il protagonista dell’incontro in programma giovedì 26 novembre in diretta fb dall’Ospedale Forlanini di Roma. Giornalista Rai, già direttore di Rai 3, poi vicedirettore di Rai 1, conduttore di programmi come “Mi manda Rai 3” e “Agorà”, oggi direttore di Rai News 24, nel gennaio di quest’anno ha pubblicato per Mondadori il libro Ogni parola che sapevo, raccontando una drammatica vicenda: nel febbraio del 2019 è stato colpito da un’ischemia cerebrale, che gli ha tolto temporaneamente la capacità del linguaggio, recuperato dopo lunghe terapie riabilitative.

“Ogni parola che sapevo” è un viaggio nell’inferno, purtroppo molto diffuso, dell’ictus e dei suoi danni. Il libro racconta, e dimostra, che le parole che Vianello sapeva sono state in qualche modo tutte recuperate. Anzi, a quelle che già sapeva il noto giornalista ne ha aggiunte di nuove. Le parole che raccontano il calvario di chi scopre la sua vulnerabilità fisica, quelle che descrivono lo stato d’animo di chi si ritrova esposto in poche ore dai riflettori di un studio tv ai meandri inestricabili della sanità pubblica. Quelle che bisogna trovare per combattere ogni giorno contro gli strascichi del male subito, anche quando è stato superato, ma anche quelle degli affetti, magari sopite o date per scontate, e che invece riaffiorano, rinnovate. Un libro che sicuramente tocca il lettore, emoziona, a volte ironico, ma sempre pieno di speranza, che racconta le difficoltà quotidiane di chi si trova, all’improvviso, ad affrontare una lunga, e spesso solitaria, traversata del deserto. E che alla fine, forse, riesce a recuperare la sua parte migliore.           

Il 28 on line ci sarà Ilenia Zedda, giovane scrittrice sassarese che lavora come copywriter a Torino, dove ha frequentato la Scuola Holden. Presenterà Nàccheras (DeA Planeta Libri, 2020), il suo  romanzo d’esordio, in un incontro organizzato in collaborazione con il festival Lei.

E’ un romanzo di formazione, che vede protagonisti due ragazzi, Caterina e Francesco, fra un luogo speciale, Cala dei Mori, il mare, il bisso, la seta di mare, e una “maestra” che lo sa recuperare dai fondali marini e filare. Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e misteriosa, “Naccheras”, dal nome delle grandi conchiglie che custodiscono il bisso, le nacchere, è animato da un che di magico, raccontando con delicatezza un’età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera.                

Francesco Abate “scenderà in campo” domenica 29 novembre. Giornalista – cura le pagine culturali dell’Unione Sarda – e scrittore affermato, presenterà nella diretta fb la sua ultima fatica letteraria, I delitti della salina (2020), pubblicata, come di consueto, da Einaudi.

Dopo una serie di romanzi ispirati ad alcuni aspetti reali della sua vita – il rapporto con la madre (il divertente, e insieme tenero e irriverente, caustico e malinconico, “Mia madre e altre catastrofi”), la malattia e il trapianto di fegato (prima il doloroso e toccante “Chiedo scusa”, poi il più “leggero” ma profondo “Torpedone trapiantati”, ovvero un inno alla vita, diventata, dopo la sofferenza, finalmente sostenibile, giusto per seguire il fil rouge di Mondo Eco) – con “I delitti della salina” Abate torna alla fiction in un romanzo ispirato da una Cagliari d’antan d’inizio Novecento e da una serie di luoghi e personaggi che prendono corpo richiamandosi alla realtà o traendo linfa dalla memoria storica dell’autore. Una intrigante giovane protagonista femminile, Clara Simon, entra nelle vicende del giallo dipinto da Abate. Vuole diventare la prima giornalista investigativa italiana, in tempi in cui di donne giornaliste era difficile trovarne. L’autore ricostruisce nel romanzo una città inedita, avvolta da un’atmosfera fatta di oscuri segreti e che cattura. Una Cagliari di inizio Novecento che Abate tratteggia meticolosamente, dalle saline di Molentargius al teatro dell’opera, dalla spiaggia del Poetto agli odori della Marina, all’orto botanico.

Si legge nelle note riassuntive: “Quando una delle sigaraie – le manifatturiere del tabacco – va a chiederle aiuto, Clara Simon non sa che fare. È una bella ragazza, con quegli occhi a mandorla ereditati dalla madre, una cinese del porto che, nonostante le differenze di classe, aveva sposato il capitano di marina Francesco Paolo Simon. Poi però è morta di parto e il marito è finito disperso in guerra. Cosí, Clara vive con il nonno, uno degli uomini piú in vista di Cagliari, e lavora all’«Unione», anche se non può firmare i pezzi: perché è una donna, e soprattutto perché in passato la sua tensione verso la giustizia e il suo bisogno di verità l’hanno messa nei guai. Ma la sigaraia le spiega che i piciocus de crobi, i miserabili bambini del mercato, stanno scomparendo uno dopo l’altro e, di fronte alla notizia di un piccolo cadavere rinvenuto alla salina, Clara non riesce a soffocare il suo istinto investigativo. Grazie all’aiuto del fedele Ugo Fassberger, redattore al giornale e suo amico d’infanzia, e al tenente dei carabinieri Rodolfo Saporito, napoletano trasferito da poco in città e sensibile al suo fascino, questa ragazza determinata e pronta a difendere i piú deboli attraversa una Cagliari lontana da ogni stereotipo, per svelarne il cuore nero e scellerato”.   

Gli appuntamenti di dicembre

Nutrito anche il programma del mese di dicembre. Mondo Eco ha messo in cantiere il 4 dicembre l’incontro con Franciscu Sedda, docente universitario di filosofia e teoria dei linguaggi, che presenterà alle 17.30 a Casa Saddi, a Pirri (i luoghi dove sono previsti gli incontri sono indicati al netto, ovviamente, delle condizioni che saranno determinate dall’emergenza sanitaria), Tradurre la tradizione. Sardegna: su ballu, i corpi, la cultura (Mimesis, 2018).

Il 5 dicembre Fausto Podavini, fotografo, sarà alla Biblioteca Metropoliana “Emilio Lussu” di Monte Claro, a Cagliari, con il suo libro fotografico Omo change.

Il 6 dicembre sarà al Teatro S’Arza di Sassari Giulia Santangelo con il suo Dietro lo specchio. L’influenza dei mass media nella diffusione dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Aipsa, 2017).

L’11 dicembre Daniela Piras, scrittrice sassarese, laureata in Scienze della Comunicazione e Giornalismo, parlerà nella Biblioteca Satta di Nuoro del suo libro Un modo semplice. Sostenibilità della violenza di coppia (Talos edizioni).                

Simone Cosimi sbarcherà il 12 dicembre alla Biblioteca Metropolitana di Monte Claro.Giornalista (collabora con numerose testate nazionali, fra cui La Repubblica, D, Wired, VanityFair.it, Esquire, Metro, Domus e Prisma), presenterà Per un pugno di like. Perché ai social network non piace il dissenso (Città Nuova, 2020).

Il 13 dicembre è in programma l’incontro con Lorenzo Braina, pedagogista, educatore, grande comunicatore, che alla Comunità La Collina di Serdiana, accompagnato alla chitarra da Donato Cancedda, proporrà un reading tratto dal suo libro Di ribelli, rose e grilli parlanti. Appunti di viaggio di un educatore (edizioni Il Camarillo Brillo, 2019).                    

Il 18 dicembre, a Casa Saddi, a Pirri, Adriano Bomboi        presenterà Problemi economico-finanziari della Sardegna. L’isola può farcela da sola? (Condaghes, 2019).

Lisa Casali,scienziata ambientale, blogger e scrittrice, esperta di alimentazione e cucina sostenibile, sarà protagonista il 19 dicembre, in modalità on line, dell’incontro, organizzato dal Crogiuolo in collaborazione con il festival letterario Entula e l’associazione Liberos, che prende il titolo dal suo Il grande libro delle bucce (Gribaudo edizioni, 2020).  

In chiusura di festival, il 20 dicembre Lucia Cuffaro, ecologista, presidente nazionale del Movimento per la Decrescita Felice, protagonista di rubriche in diverse trasmissioni tv e radio, sulla Rai e altre emittenti, presenterà alla Biblioteca Metropolitana di Monte Claro, a Cagliari, Fatto in casa.

Animazione alla lettura

Il crogiuolo ha anche scelto di portare il festival Mondo Eco e la declinazione dei suoi contenuti nei luoghi chiave della formazione, della cura, del recupero sociale: scuole, biblioteche, ospedali, case di riposo, il carcere. E lo ha fatto coinvolgendo il Sistema Bibliotecario integrato del Nord – Ogliastra, il Sistema Bibliotecario Làdiris (Selargius, Quartucciu e Quartu), il Sistema Bibliotecario Bibliomedia (Assemini, Elmas, Decimimannu, Decimoputzu), il carcere minorile di Quartucciu, l’Ospedale Forlanini di Roma, la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Latte Dolce Agro di Sassari, le scuole Santa Caterina e I Pini di Cagliari.

Un percorso che passa attraverso la lettura animata dei testi. Per i piccoli sono stati creati eventi ad hoc, che sviluppano il tema del rispetto dell’ambiente. Questo avverrà tra le pagine dei libri di Fabio Pisu, con il suo “Non chiamatemi pescecane” (Edizioni Condaghes) e di Valentina Camerini, con il suo “La storia di Greta” (edizioni De Agostini). Il tema storico e di riflesso politico verrà affrontato e portato a conoscenza dei bambini attraverso un adattamento dei testi di Manuelle Mureddu, “Illustres” (edizioni Domus de Janas), e Antonio Gramsci, “Fiabe dei fratelli Grimm” (Catartica Edizioni). Gli archetipi del bene e del male si ritroveranno descritti in forma tragicomica dai personaggi di Tomás Afán Muñoz, nel suo “Pim, pam, clown!” (Edizioni Condaghes), che ridicolizza chi genera guerra. Protagonisti delle animazioni gli attori Marta Gessa e Antonio Luciano, diretti da Sabrina Barlini, in una coproduzione fra Il crogiuolo e Le voci di Astarte.

I libri di Ilenia Zedda, “Nàccheras”, e di Extinction Rebellion (movimento socio-politico pacifista), “Questa non è un’esercitazione” (Mondadori), sono stati trasformati invece in concerti per voci recitanti, destinati ai degenti di case di riposo e centri Aias oltre che ai carcerati.

Gli incontri di animazione alla lettura vengono proposti in diverse forme a seconda delle richieste delle scuole e delle biblioteche, con fruizione da remoto con un link da scaricare, in diretta streaming e in presenza. La fruizione remota è stata realizzata per le biblioteche di Assemini, Decimomannu, Decimoputzu, Elmas, Villasor, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa e Selargius. In diretta streaming si sono già  svolti i momenti di animazione alla lettura per l’Istituto Comprensivo Latte Dolce Agro di Sassari, per la scuola Santa Caterina di Cagliari e le classi della scuola di via Guspini a Quartucciu. Il 13 novembre sarà la volta della scuola I Pini di Cagliari. Il calendario delle attività, molto serrato, è in programma fino al 19 dicembre. 

Laboratori

Il festival Mondo Eco prevede fra le attività messe in campo una importante sezione laboratoriale (è previsto che si svolga in presenza allo spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri). A partire da domenica 22 novembre, per proseguire domenica 29sabato 5 e 12 dicembre, dalle 15 alle 19, la Scuola Hoden di Torino propone Raccontare il paradisoStorie che salvano i paesaggi, un laboratorio di scrittura condotto da Massimiliano Ferrone, laureato in Lettere all’Università di Pisa e diplomato alla Scuola Holden dove, per merito, ha ottenuto una borsa di studio. Questa la sua presentazione del laboratorio: “Ogni storia ha il suo paesaggio. Ogni esperienza che abbiamo fatto e ogni evento che ha cambiato per sempre la nostra vita ne ha uno. Dei nostri momenti felici ricordiamo gli odori, la luce, le frasi scambiate in fretta, ma anche lo spazio dove ci trovavamo: il prato, la piazzetta o la spiaggia solitaria dove abbiamo dato il primo bacio. Ogni nostra emozione ha il suo paesaggio. E resterà sempre con noi, così come lo ricordiamo. Apparentemente fermo nel tempo.

Ma i paesaggi cambiano, si deteriorano, scompaiono per abusi edilizi, calamità naturali o cattiva amministrazione. Mondo Eco, rassegna letteraria di sostenibilità ecologica, culturale e politica, è un tentativo di resistere all’abbandono e all’incuria con carta e penna. Ecco perché si deve scrivere di paesaggi. Ci lasceremo ispirare da alcuni grandi maestri della letteratura che hanno reso immortali le ambientazioni delle loro storie, da Emily Brontë a Hemingway, da Ivo Andric a Chatwin. Sceglieremo un luogo e scriveremo insieme la sua storia, montandola scena dopo scena. Come strumenti, useremo la memoria del paesaggio e alcuni spunti narrativi (reali o d’invenzione) per animarlo e renderlo indimenticabile anche per il lettore”. Quasi in chiusura di Festival, il 19 dicembre, Rita Atzeri leggerà i racconti prodotti durante un reading aperto al pubblico.

Massimiliano Ferrone nel 2008 è diventato professore di Lettere e ha lavorato come editor e ghostwriter. Nel 2011 è stato finalista del Premio Calvino con “La qualità del dono”. Ha pubblicato il romanzo “È semplicemente amore” e i suoi racconti compaiono in raccolte e riviste letterarie. Oltre a insegnare, oggi collabora ai progetti editoriali curati dalla Scuola Holden per Zanichelli.

Il festival letterario Mondo Eco accoglie al suo interno anche un laboratorio di canto dal titolo “Conflitto tra stati – parole di pace nelle canzoni del mondo“, tenuto daGisella Vacca e Stefania Secci Rosa e che prende il via martedì 17 novembre.
La violenza e l’assurdità di tutte le guerre è accompagnata del profondo desiderio di pace ed il canto è l’espressione più autentica e genuina di questo sentimento. Il laboratorio, rivolto a giovani, a partire dai sedici anni di età, e adulti, si propone di analizzare i testi di canzoni dedicati alla pace in diverse lingue – catalano, spagnolo, sardo, kurdo, inglese, italiano, arabo – e lancia la sfida della possibile creazione di un nuovo testo. La partecipazione è gratuita e l’accesso al corso è consentito fino all’esaurimentodei posti disponibili in base all’ordine di arrivo delle iscrizioni alla mail ilcrogiuolo@gmail.com.
Il laboratorio nasce da un’idea di Alessandra Boero, responsabile del Sistema Bibliotecario Monte Claro della Città Metropolitana di Cagliari, partner del Festival Mondo Eco.

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