In una giornata di criticità idrogeologica, Fabio Concato riporta il Sole sul capoluogo isolano.
In seno al Bflat Jazz Festival diretto da Marcotutllio Coco, è lui insieme a Paolo Di Sabatino, Marco Siniscalco e Gauco di Sabatino, ad incantare l’Auditorium del Conservatorio.
Il quartetto, formatosi in seguito all’idea dello stessso Paolo Di Sabatino, rivisita i successi di Concato in chiave jazz e il concerto non delude, anzi.
Il cantautore milanese ha stile, eleganza ed ironia. E cosi, con energica e raffinata e voce,scorrono fra le altre, le interpretazioni jazzisticamente modificate di “Domenica bestiale”, “Sexy Tango”, “051”, “Gigi”.
Fra loro, Concato inserisce diverse battute, spesso autoironiche, e anedotti registrati in oltre quaranta anni di carriera. Uno di questi, è da rubrica “Forse non tutti sanno che” perchè nell’introdurre “La Nave”, Concato, rivela di aver scritto questa canzone prima di partire per il servizio militare svolto fra Macomer e Cagliari.
Al termine di “Ti ricordo ancora”, eseguito col coro spontaneo del pubblico, dice: “Solitamente, invito il pubblico a cantare ma a volte ne pago le conseguenze. Oggi non è successo, siete una selezione naturale”.
E’ sicuramente non è artficiale il sorriso, ora rivolto ai suoi compagni di viaggio, ora rivolto agli spettatori, che presenzia sul suo volto.
Tra “Stazione Nord” e “Rosalina”, Concato riesce a trasmetter serenità, allegria, incentivando sincronia fra palco e platea. Lui è l’amico di sempre, quello che vorrebbe scendere dal palco per abbracciare tutti perchè per lui, la musica è amore.