Un naufragio è avvenuto in nottata a poche miglia dalle coste di Lampedusa. Quando è scattato l’allarme è partita una motovedetta della Guardia Costiera, mentre in mare c’era già un’imbarcazione della Gdf nell’ambito dei servizi di pattugliamento che abitualmente vengono svolti per intercettare eventuali barchini. Ed è stata proprio la motovedetta della Guardia Costiera ad individuare il barcone con a bordo i migranti. «Appena siamo arrivati – raccontano i soccorritori – il barchino era sovraccarico, inclinato da un lato. Ed imbarcava acqua».
Il barcone si è capovolto prima ancora che i soccorritori potessero raggiungerlo. «E’ successo tutto in un attimo, c’erano delle condizioni di mare proibitive. E’ stato un capovolgimento repentino – racconta uno di loro – non c’è stato neanche il tempo di riprenderli, in molti non sapevano nuotare e sono andati giù immediatamente».
Uno degli uomini della Guardia Costiera si è anche tuffato, per salvare quante più persone possibili e alla fine 18 migranti sono stati recuperati dalla Guardia Costiera e 4 dalla Gdf, due uomini e due donne. «Si sono aggrappati ai salvagente in preda alla disperazione. Avevano la morte negli occhi. E quando finalmente li abbiamo tirati fuori dall’acqua – dicono ancora i soccorritori – tremavano di paura, infreddoliti e disperati. Nessuno riusciva a dire nulla».
“A bordo erano tutti senza salvagente, se lo avessero avuto ora sarebbero tutti salvi”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella incontrando i cronisti a Lampedusa. “Sul barcone – ha aggiunto – erano più di 50. La maggior parte dei sopravvissuti, 13 uomini e 9 donne, sono salvi solo grazie al coraggio degli uomini della Guardia Costiera e della Gdf”. Fra i supertisti ci sarebbe anche una bimba di 8 mesi con la sua mamma. Lo dice una superstite che racconta e chiede, in continuazione, notizie della sorella e della nipotina.
L’ultimo bilancio di questa tragedia: tredici donne morte, di cui una incinta, una di neppure 12 anni. E otto bambini, una madre e un piccolo di otto mesi tra i dispersi nel naufragio di questa notte a Lampedusa. I migranti sono quasi tutti tunisini ma ci sono anche alcuni subsahariani.