Nazismo, una mostra all’Università sui crimini ai danni dei malati psichiatrici

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Schedati, perseguitati, sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo – Malati, manicomi e psichiatri in Italia: dal ventennio fascista alla seconda guerra mondiale”. E’ questo il nome della mostra che sarà inaugurata il 5 novembre alle 15.30 nell’Aula Rossa della Cittadella dei Musei a Cagliari la Mostra documentaria.

Organizzata dal professor Bernardo Carpiniello, docente ordinario di Psichiatria all’Università di Cagliari e direttore della Struttura Complessa di Psichiatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, l’evento di apertura sarà accompagnato dai saluti del Rettore Maria Del Zompo e del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino.

Sono previsti, inoltre, gli interventi di Frank Schneider, Università di Achen (RFT), Past President Società Tedesca di Psichiatria e Psicoterapia, e Bernardo Carpiniello, Università di Cagliari, Presidente Società Italiana di Psichiatria.

Con una cinquantina di pannelli recanti fotografie e copie di documenti e testimonianze originali, l’esposizione affronta il tema degli orrori avvenuti durante il periodo nazista in Germania, con la sterilizzazione coattiva di circa 400mila persone affette da disturbi mentali e disabilità psichiche e la schedatura e la morte di circa 200mila persone ricoverate in Istituti di assistenza tedeschi.

La sezione dedicata all’Italia documenta il ruolo svolto da alcuni esponenti ufficiali della psichiatria italiana nella promulgazione delle Leggi Razziali volute da Mussolini e a sostegno delle teorie “eugenetiche”, le deportazioni verso i campi di sterminio tedeschi di tanti ricoverati, ebrei e non, dai manicomi italiani del Nord Italia occupati dai Nazisti, con la connivenza delle autorità italiane, e la morte, per mancanza di cibo, medicine e bombardamenti, di circa 30mila ricoverati negli ospedali psichiatrici italiani durante l’ultima guerra mondiale.

Anche per questo alla Mostra, il cui accesso è gratuito, è collegato un programma di visite guidate per le scolaresche della Sardegna e di incontri-dibattito negli istituti scolastici, finalizzati alla lotta ai pregiudizi e allo stigma di cui ancora oggi vengono gravati i sofferenti psichici.

La mostra – organizzata con il patrocinio e il supporto dell’Università degli Studi di Cagliari e della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari – rimarrà aperta sino al 30 novembre nella Sala espositiva dell’Ateneo alla Cittadella dei Musei

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