
Torna a Cagliari “Non è Teatro”, il festival ideato dal Teatro dallarmadio che unisce teatro, arti performative e indagine sociale. Nato in piena pandemia come format digitale innovativo, è stato il primo festival teatrale italiano trasmesso online a puntate. Oggi, alla sua V edizione, si muove agilmente tra la scena dal vivo, il web e le comunità ai margini, conservando la sua identità sperimentale, politica e profondamente umana.
Dal 24 al 31 maggio 2025, Casa Saddi, in via Ettore Fieramosca 17, a Pirri, sarà il cuore pulsante di una settimana ricca di spettacoli, incontri, performance e musica, con artisti e compagnie che metteranno al centro il tema scelto per quest’anno: la diversità come valore aggiunto, la follia come lente attraverso cui leggere la realtà per capovolgerne le logiche.
Il programma si sviluppa come una mappa emotiva e culturale che attraversa l’interiorità e lo spazio urbano, toccando luoghi simbolici come ex manicomi, carceri e necropoli, tra memoria storica, disagio psichico e rigenerazione sociale.
Si inizia il 24 maggio alle 20.30 con la prima nazionale di “Donna AD(H)D” di e con Francesca Falchi, un monologo ironico e toccante che racconta la scoperta dell’ADHD femminile in età adulta, tra autoironia e rivendicazione della neuro divergenza come forza generativa.
Il 29 maggio alle 20.30 Francesca Saba presenta “Il Recinto”, ispirato al romanzo Follia di Patrick McGrath, che affronta i temi dell’amore malato, della dipendenza emotiva e della fragilità mentale, con una drammaturgia potente che intreccia eros, isolamento e violenza sottile.
La serata del 29 prosegue con la messa in scena di “Oja oh mà”, tratto dal romanzo di Francesco Abate “Mia Madre e altre catastrofi”, un omaggio teatrale alla madre sarda – forte, ironica, resistente – attraverso le voci di Rossella Faa e Fabio Marceddu, con musiche originali e inserti dialettali.
Il 30 maggio alle 21,00 i padroni di casa presentano “Il virile in vinile, la massa è sfinita” di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia, spettacolo novità del Teatro dallarmadio. La liturgia Il virile in vinile fa da specchio ai tempi che viviamo. L’inutile riparo al danno di secoli bui. Noi ci proviamo. Siamo qui per dare il cattivo esempio. Uno spettacolo da ascoltare più che da vedere.
Il 31 maggio è in programma un doppio appuntamento: alle 20.30, spazio all’umorismo di Renzo Cugis con “Cinquanta e?”, uno sguardo ironico sulla mezza età e i suoi paradossi, seguito da “Moses” performance musicale di Moses Concas che fonde beatbox, armonica ed elettronica in un viaggio sonoro coinvolgente e fuori dagli schemi.
Il festival è stato preceduto da Cinque anteprime presentate tra marzo e maggio: il cortometraggio “Sui tetti di chi dorme” di Antonello Murgia Pisano, lo “Skoncerto per Giorgio Todde”, l’intervista-incontro “Anime sull’orlo di una crisi di nervi” con il geriatra sempre verde Paolo Putzu e le Le lucide, gli spettacoli: “Looking for S.” di Rossolevante teatro, “Mala sangia” del teatro dallarmadio e “Bella Villa Clara” un racconto nel vivo e dal vivo del vecchio manicomio cagliaritano di e con Ismaelle Francesca Cogoni, a Cagliari, Tortolì e Valencia – che hanno accompagnato il pubblico verso il festival, esplorando i temi cardine di questa edizione: la salute mentale, le morti bianche, la memoria dei manicomi, il ruolo delle donne nei regimi totalitari.
Nel mese di giugno la Kermesse di Non è teatro sarà arricchita da alcuni Eventi speciali. Il 9 il festival entrerà nella Casa Circondariale di Uta, con le “Canzoni a casaccio o alla rinfusa” di Rossella Faa: una riflessione cantata e narrata sull’invecchiamento, la libertà e la dignità nella terza età. Sempre a giugno per Non è teatro on line, sono in programma quattro giornate di interviste online che indagano il tema della follia con figure di spicco del mondo artistico, medico e sociale, in collaborazione con Tiscali Cultura. Tra i protagonisti: Filippo Martinez, Rosamaria Casula, Mauro Mou e Moses Concas.

Giornalista