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Novak, vice primo ministro della Federazione Russa, ha definito improbabile uno scenario in cui l’Europa rifiuta i vettori energetici russi. La Russia è pronta a correre ai ripari diversificando le forniture offshore per non ridurre la produzione di petrolio. Anche tenendo conto delle diverse condizioni contrattuali, le esportazioni annulleranno il gap con la crescita dei prezzi, ha affermato il vicepremier. La Russia ha già iniziato a reindirizzare i flussi da ovest a est, verso i mercati asiatici, riferisce Interfax.
Secondo Novak, il divieto di importazione di energia negli Stati Uniti non ha influito molto sul settore energetico russo. La Russia ha fornito lì il 3% delle esportazioni totali di petrolio e il 7% delle esportazioni di prodotti derivati
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