Ombre della CIA sul golpe fallito in Turchia. Oltre 1500 militari arrestati

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download (2)Sembrava ormai fatta ma per i golpisti che in poche ore sono riusciti ad impadronirsi dei punti nevralgici e i centri di potere più importanti ma improvvisamente tutto è cambiato. Le parole di Obama che ha dichiarato di sostenere il presidente democraticamente eletto non  lasciano spazio a molte interpretazioni. Erdogan è una pedina fondamentale per la politica estera degli americani, un prezioso alleato contro la Siria di Assad. La notte piu’ lunga della Turchia si conclude con il fallimento del colpo di stato tentato da una fazione dell’esercito contro il presidente Tayyip Erdogan. Dopo ore di bombardamenti e combattimenti a Istanbul e nella capitale Ankara, i militari golpisti si sono arresi. Ma la loro sconfitta appariva gia’ chiara durante la notte, quando l’aereo di Erdogan è atterrato all’aeroporto Ataturk di Istanbul, solo poche ore prima nelle mani dei putschisti. Il bilancio finale è di almeno 60 morti negli scontri ad Ankara e altri 6 accertati a Istanbul, con oltre 130 feriti.

Ma sono numeri destinati a crescere nelle prossime ore. Come probabilmente anche quelli dei militari arrestati: 1.563 secondo quanto ha reso noto un alto ufficiale turco chiedendo di mantenere l’anonimato e precisando che si tratta per lo più di militari di gradi inferiori. Ed è appena all’inizio anche la purga nell’esercito, con 5 generali e 29 colonnelli già sollevati dai loro incarichi e la nomina-lampo del nuovo capo di Stato maggiore, Umit Dundar, a sostituire – almeno temporaneamente – Hulusi Akar. Di lui, che sarebbe stato preso in ostaggio durante il golpe, persino Erdogan aveva detto di non avere notizie certe. Poi, l’agenzia ufficiale Anadolu ha fatto sapere poco fa che è stato liberato dal luogo dove veniva detenuto, una base aerea alle porte di Ankara. Tornato a Istanbul, il presidente si è concesso piu di un bagno di folla nella zona dell’aeroporto. Acclamato da migliaia di sostenitori, che ha salutato con il gesto della rabbia, mutuato dai Fratelli musulmani, il ‘sultano’ ha ringraziato il suo popolo per averlo sostenuto scendendo in piazza, mentre una folla festante sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A loro, ha promesso che “i traditori” che hanno tentato di rovesciarlo “pagheranno un caro prezzo”.

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