Operazione antidroga nel Nord Sardegna: pusher minorenni, 7 indagati

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Dalle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Nuoro e Sassari, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, con il supporto di unità cinofile dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta (OR), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone 7 misure cautelari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Nuoro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 indagati.

Trafficavano droga senza mai spacciarla personalmente ma servendosi di pusher, spesso minorenni; usavano banconote contraffate e intimidivano con le armi i creditori per sollecitare i pagamenti. I carabinieri di Siniscola, Olbia e Tempio Pausania hanno smantellato una banda di sette persone tra Siniscola, Olbia e Tempio: tre le misure cautelari in carcere, una ai domiciliari e tre obblighi di dimora.

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa a Nuoro dal comandante della Compagnia di Siniscola, Fabrizio Borghini, e dal capo del Nucleo Investigativo del comando provinciale, Saverio Aucello.

Gli indagati – accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, danneggiamento, possesso di banconote contraffatte, porto e detenzione illegale di armi – avrebbero messo in piedi una fitta rete per rifornire gli spacciatori nei Comuni di Orosei, Galtellì, Siniscola,Tempio Pausania e Olbia.

Ai loro pusher i sette si rivolgevano con stratagemmi e linguaggi criptici, cambiavano frequentemente auto e la sim dei cellulari e la comunicazione avveniva con i mezzi di messaggistica istantanea. Ma si ingegnavano anche per il trasporto: la droga veniva posizionata nel vano motore o in un incavo esterno al pianale. Cocaina e marijuana venivano ceduta a “debito” e nel fine settimana era prevista la riscossione delle somme. Chi non pagava veniva minacciato con le armi. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 400 grammi di cocaina, due piantagioni di canapa indiana e 5,8 chili di marijuana. Tutto è partito con l’inchiesta aperta dal pm di Nuoro Giorgio Bocciarelli nel dicembre 2021, dopo il pestaggio di un minorenne di Torpé, reo di non aver pagato un debito di droga.

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