Oristano – Inaugurate le casette di via Brianza, rifugio per persone in condizioni di disagio abitativo

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Le casette nascono come spazi di accoglienza temporanea e potranno essere assegnate per un massimo di 6 mesi.

In via Brianza aprono le casette mobili per l’accoglienza temporanea delle persone in particolare condizione di disagio abitativa.

Sono stati il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru a inaugurare il piccolo insediamento nato per dare un rifugio sicuro e accogliente, sia pure temporaneo, a chi vive un momento di particolare difficoltà. Insieme a loro il Presidente della Commissione Servizi sociali Antonio Iatalese e altri assessori e consiglieri comunali.

“Quattro i moduli abitativi, perfettamente attrezzati e immediatamente abitabili che saranno consegnati già nei prossimi giorni – ha precisato il Sindaco Andrea Lutzu che ha ricordato come sul fronte delle politiche della casa recentemente sono stati consegnati gli alloggi di via Indipendenza e a breve aprirà il dormitorio -. Le 4 casette sono state realizzate con il progetto “Una casa per tutti” da 100 mila euro, frutto di un finanziamento di 80 mila euro del Ministero dell’Interno a valere sul fondo UNRRA (per progetti a favore di giovani, emarginati, attività di integrazione, specificamente finalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamenti a rischio di devianza, abbandono o degrado sociale) e di una quota di 20 mila euro dal bilancio comunale. Il progetto ha preso le mosse dalla verifica di un reale bisogno che si sta manifestando anche a Oristano dove sono in aumento i nuclei familiari e le persone singole che si ritrovano senza casa a seguito della perdita improvvisa del lavoro, del sopraggiungere di una malattia, della separazione dal coniuge con conseguente situazione di fragilità che può trasformarsi in disagio ed esclusione sociale permanente se non si interviene per tempo. Le casette sono una risposta a una situazione di emergenza in cui purtroppo si possono ritrovare i singoli e le famiglie”.

“Le casette nascono come spazi di accoglienza temporanea, che potranno essere assegnate per un massimo di 6 mesi eventualmente prorogabili di ulteriori 6 previa valutazione del Servizio Sociale, a favore di persone prive di una rete primaria di sostegno all’ospitalità in residenzialità – ha aggiunto l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. Soprattutto nel corso degli ultimi anni abbiamo constatato un bisogno crescente di soluzioni abitative adeguate a garantire alle famiglie di essere supportate per il tempo sufficiente a stabilizzarsi e a riorganizzare le proprie risorse per ritrovare l’autonomia. L’accoglienza, limitata nel tempo, è importante, ma non sarà l’unica misura a favore di questi soggetti. Il Comune interverrà con un più ampio progetto di accompagnamento volto ad aiutare le persone ad orientarsi sui servizi del territorio e per accedere a sussidi e agevolazioni”.

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