Oristano. Tumori al colon: record di interventi alla Chirurgia del San Martino

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Nel 2023 sono stati superati i 70 interventi. L’aumento più considerevole per gli interventi per tumore al
colon, ben 103. Erano 52 nel 2019. Ma sono anche altri i numeri in rialzo. Cresce anche la Struttura Complessa di Chirurgia dell’ospedalemSan Martino di Oristano, diretta dal dottor Massimiliano Coppola, che ha esordito: “Una crescita molto importante. Viviamo un po’ sull’onda lunga di ciò che si è verificato durante il periodo della pandemia, quando molti pazienti non sono stati tempestivamente trattati. Abbiamo pressoché recuperato il gup accumulato nel corso di quegli anni”.
Aumentati considerevolmente il numero degli interventi di
chirurgia colica per neoplasia. Parlano i numeri: 52 nel 2019, 52 nel
2020, 69 nel 2021, 72 nel 2022, 103 nel 2023. “In tre anni, nonostante
il calo nel periodo Covid, abbiamo praticamente raddoppiato questi
interventi oncologici”, ha sottolineato sempre il dottor Coppola,
“risultato raggiunto grazie alla collaborazione di una grande squadra,
fatta da tutto il personale medico ed infermieristico della chirurgia,
dagli endoscopisti, che si occupano della diagnosi e dello screening per
i tumori del colon retto, dagli anestesisti, dai radiologi, dagli
oncologi, dagli anatomo-patologi e da tutto il personale del blocco
operatorio. Inoltre questi interventi, rispetto al passato, vengono
eseguiti quasi sempre in laparoscopia, consentendo quindi una ripresa
più rapida e un più rapido rientro del paziente al domicilio ed alle sue
consuete attività. Questo è stato possibile anche grazie
all’acquisizione recente di una colonna laparoscopica di ultima
generazione, che consente agli operatori una visione molto più precisa
ed accurata di tutte le strutture anatomiche e quindi di eseguire
interventi più precisi ed accurati, anche dal punto di vista
oncologico”.
Ancora il direttore della Struttura Complessa di Chirurgia:
“Anche le colicistectomie laparoscopiche sono notevolmente aumentate: 84
nel 2019, 145 nell’anno in corso. Ma sono aumentate in percentuale
quelle fatte per via laparoscopica  o mini-invasiva, che hanno ormai
raggiunto percentuali vicine al 95 per cento. Questo ci ha permesso, nei
casi non complicati, di dimettere il 92 per cento dei pazienti entro due
giorni dall’intervento”.
Le nuove tecnologie a disposizione della Struttura
Complessa sono un alleato importante. “Grazie a queste tecnologie oggi
trattiamo anche i tumori e le altre patologie dello stomaco in maniera
mini-invasiva con ottimi risultati. Inoltre abbiamo ripreso a trattare
anche le patologie della parete addominale come le ernia ombelicali, i
laparoceli e le ernie inguinali, anche per via laparoscopica. Questi
pazienti sono stati particolarmente trascurati durante il periodo del
Covid”.
Il direttore sanitario, il dottor Antonio Maria Pinna, ha
commentato: “Sono attività, che confermano l’attrattività del presidio
ospedaliero del San Martino di Oristano, con molti pazienti, che
arrivano anche dalle Asl limitrofe. Siamo soddisfatti di aver riportato
nella Struttura Complessa di Chirurgia i numeri al periodo pre-Covid e
di avere superato le migliori previsioni. Numeri e risultati, che
rendono giustizia agli sforzi costanti di questa direzione generale per
il potenziamento di tutti i reparti dell’ospedale, con un’assistenza
sempre più attenta e al passo coi tempi per i pazienti”.

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