Parte da Cagliari il Festival cinematografico internazionale ‘Life After Oil’

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Sostenibilità e crisi climatica: stamattina alla Cineteca Sarda è stato presentato “Life After Oil”, che ha come intento quello di prefigurare una vita dopo il petrolio, ovvero di segnalare a un pubblico sempre più ampio e diversificato la necessità di orientarsi verso nuovi stili di vita basati sull’uso di energie rinnovabili e sul rispetto dell’ambiente e a cui ”il Comune di Cagliari non poteva essere indifferente”.

Cagliari, ospiterà la prima fase della sesta edizione del Festival e vuole dare la massima importanza a questi temi. La città capoluogo della Sardegna vuole conservare la sua spiccata accezione turistica e non può che guardare di buon occhio un’iniziativa che tende a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla salvaguardia dell’ambiente.

Saranno due giorni intensi: si parte alle 10,30 di giovedì 12 settembre, alla Cineteca Sarda – Società Umanitaria di viale Trieste 118 co ‘Life for green – Le industrie creative e la sfida della sostenibilità’; alle ore 12:00, ‘Sardegna film network – Incontro con i direttori di festival di cinema Sardegna’.

La sera, dalle ore 21:00 alle 24:00, ‘Syria’, ‘Existence’, ‘The wash’, ‘Be’ jam be the never ending’, ‘Veranda augusta’, ‘Hope’, ‘With or whithout you’. Si riprende con gli incontri e le proiezioni il giorno successivo, venerdì 13 settembre, dalle ore 16:30. I dettagli del programma, sono stati illustrati da Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, e Massimiliano Mazzotta, regista e ideatore del Festival che il 14 si trasferirà a Ottana. Dal 18 al 21 settembre sarà invece a Santa Teresa Gallura.

Il Sindaco Truzzu, che stamattina per imprevisti impegni istituzionali non è potuto intervenire all’incontro con la stampa, ha comunque commentato: “La ricerca delle fonti alternative per alleggerire l’ambiente rispetto alle problematiche legate all’utilizzo dei combustibili fossili diventa un obbligo per tutti, in modo da conservare, per le generazioni future, un ambiente che possa mantenersi il più sano possibile; un ambiente più pulito, un’aria più respirabile e in generale, una attenta cura di tutto ciò che ci circonda, non può che essere un biglietto da visita fondamentale non solo per i turisti che decidono di visitare la nostra città, ma anche per chi la stessa città la vive trencentosessantacinque giorni all’anno. E allora ben vengano le iniziative come il ‘Life After Oil’ che ci danno l’opportunità di fermarci a riflettere e di programmare un futuro che possa prescindere dai combustibili fossili”.

Alberto Porcu Zanda

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