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Secondo quanto riporta l’Agenzia Ansa-Sardegna, il premio Gianni Massa 2021 ha superato la prova della pandemia: bandito nel bel mezzo dell’anno dell’emergenza Covid, si è chiusa oggi la seconda edizione con la la cerimonia di premiazione nel transatlantico del Consiglio regionale.

Ha aperto i lavori il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che ha ricordato la figura di Gianni Massa, “esponente indimenticabile del giornalismo sardo, emblema dell’informazione in Sardegna, esempio di professionalità e di correttezza. Un galantuomo che ha sempre unito la ricerca della verità e l’obiettività con l’esigenza di dar voce ai più deboli”.

Sul tema di quest’anno, il cyberbullismo, Pais ha ricordato che secondo una recente indagine, sei adolescenti su dieci dichiarano di non sentirsi al sicuro online. E tra i rischi maggiori della rete i ragazzi mettono al primo posto il bullismo digitale. Da qui, incalza il numero uno dell’Assemblea sarda, “la necessità di approvare, nel più breve tempo possibile, una legge in materia: solleciterò la commissione competente perché valuti l’inserimento all’ordine del giorno di una proposta di legge organica”. Susi Ronchi ha poi anticipato il tema chiave della terza edizione che sarà “la narrazione del Covid”.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato, tra gli altri, i rettori delle Università di Cagliari, Francesco Mola e di Sassari, Gavino Mariotti, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Sardegna Francesco Birocchi, il vice presidente dell’Associazione Stampa Sarda Luca Gentile, Grazia Maria De Matteis, già Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Dandy Massa, figlio del giornalista scomparso che ha ricordato la figura del padre, la sua rettitudine, l’attaccamento alla professione e il significato tra ‘essere giornalista e fare il giornalista’.

“Nonostante tutto – ha dichiarato Susi Ronchi, presidente del Corecom Sardegna che ha promosso il premio – la manifestazione ha ottenuto grande attenzione da parte dei settori coinvolti: giornalismo, scuola e università si sono impegnati molto nell’approfondimento dei temi di quest’anno come il cyberbulismo e l’uso ragionato e consapevole della rete”.

Al Corecom, ha aggiunto Ronchi, “sono arrivate 67 proposte complessive, un numero di lavori straordinario di alta qualità: tutto il materiale ricevuto farà parte di una raccolta documentale dell’Agcom con l’obiettivo di arricchire con questa testimonianza, offerta dalla Sardegna, il progetto nazionale sulla Media Education”.

Vincitori della seconda edizione del Premio Gianni Massa sono, per la sezione Giornalismo: Valentina Orgiu, Eleonora Bullegas e Maurizio Melis di Telecostasmeralda per la categoria Radiotelevisiva; Luciano Piras della Nuova Sardegna e Erika Pirina del Corriere sardo (ex aequo) per la sezione Carta stampata e web; Elisabetta Messina dell’Unione Sarda per la sezione Giornalismo per immagini.

Per la sezione Scuola: la 5 C servizi socio sanitari dell’istituto tecnico S. Ruju di Sassari con il cortometraggio “Metamorfosi”, la 1 D dell’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena con il video “So vivere nella rete” e la 2 A Scienze umane dell’Istituto magistrale Baudi di Vesme di Iglesias con il video “Oltre le barriere”. Le videointerviste della classe 1 A dell’istituto tecnico Mattei di Decimomannu e del liceo Scientifico Michelangelo della classe 1C di Cagliari hanno ricevuto una menzione speciale.

Per la sezione Università sono state scelte dalla giuria le tesi di Marco Marras dell’ateneo di Cagliari su “#educhiamociaprevenire: la media education nella prevenzione del bullismo e del Cyberbullismo”; Sara Concas (Università di Cagliari) con “Deepfake detection using quality measures”; Giulia Mura (Università di Sassari) “Cyberbullismo: analisi adolescenziale del pericolo e delle conseguenze delle nuove tecnologie; di Debora Moretti (Università di Sassari) su “Stereotipi e genere: barriere sociali e possibili soluzioni di supporto per persone transgender e gender nonconforming”.

La giuria, presieduta dalla presidente del Corecom Sardegna Susi Ronchi, quest’anno era composta da Ignazio Putzu, pro rettore alla didattica dell’Università di Cagliari, Luigi Nonne, docente all’università di Sassari, Francesco Birocchi, presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti e Grazia Maria De Matteis, già Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Il Premio istituito dal Corecom, è stato patrocinato dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, dalle Università di Cagliari e Sassari, dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Associazione della stampa sarda, dalla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, dal Miur – Direzione scolastica regionale. (Fonte: Ansa)

APZ

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