Sassari. “Dobbiamo recuperare il passato, ma anche migliorare e guardare al futuro”. Con queste parole il
prof. Michele Gutierrez sottolinea le parole dell’On. Gian Franco Satta, Vicepresidente della 5° Commissione
Permanente (Attività produttive) della Regione Sardegna, durante la tavola rotonda organizzata da Re-Live
Waste lo scorso 15 dicembre, che ha riunito attorno al tavolo alcuni rappresentanti degli enti di governo del
territorio.
Durante l’intervento, l’On. Satta ha ricordato il valore essenziale dell’innovazione nel settore produttivo e
ambientale, ma anche il consolidamento dei rapporti tra gli enti territoriali e le realtà imprenditoriali della
Sardegna.
L’esperienza dei partner di progetto, ed in particolare dell’Ateneo turritano e LAORE
Sardegna, rappresenterà un valore aggiunto che contribuirà a facilitare l’uscita da questo difficile periodo di
crisi.
Un’opportunità che potrà avere ricadute positive non solo sul comparto agro-zootecnico, ma sull’intera
economia regionale, e che coinvolgerà le aziende nello sviluppo di politiche che, sottolinea l’On. Satt “non
possono essere decise solo dalla politica. Devono essere decise attraverso una partecipazione dal basso. Non
può essere la politica a decidere quale debba essere lo sviluppo futuro dei prossimi dieci anni e l’utilizzo delle
importanti risorse disponibili”. La ripresa è possibile, dunque, attraverso un ruolo attivo degli imprenditori
locali.
L’On. Satta ha invitato Re-Live Waste a presentare quanto prima i risultati di progetto davanti alla 5°
Commissione, panel regionale con competenze in materia di industria, commercio, artigianato, turismo,
cooperazione, energia, attività estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca e acquacoltura.
L’invito è stato accolto con entusiasmo dal prof. Michele Gutierrez, coordinatore del progetto, che interverrà
in rappresentanza dell’Università degli studi di Sassari (ente capofila) e degli altri nove partner di progetto,
di cui sette internazionali.
Il progetto Re-Live Waste si propone di testare soluzioni innovative per
ridurre l’impatto ambientale legato alla gestione dei reflui derivanti
dall’allevamento intensivo di bestiame.
In particolare, Re-Live Waste ha creato una rete internazionali (Italia,
Cipro, Spagna, Bosnia-Herzegovina) in territorio a forte vocazione
agricola, in cui l’allevamento di bovini e suini rappresenta una delle
maggiori fonti di reddito
Ad esempio:
• Nella Murcia l’allevamento ha un valore economico pari al 30% delle produzioni agricole.
• Il 35% del valore aggiunto agricolo ottenuto a Cipro è dovuto all’allevamento di bestiame.
• In Bosnia Herzegovina sono presenti 214.00 capi di bestiame.
• In Sardegna le vendite di prodotti agro-alimentari sono pari a 135 ml di euro.
Nei quattro paesi, in alcuni territori specifici (in Sardegna, Arborea), saranno installati 4 impianti pilota
per la produzione di fertilizzante a base di struvite, riducendo il volume dei reflui e i rischi di contaminazione
delle falde acquifere delle singole aree.