Quartu Sant’Elena, con “Pintai bisus”si immagina il futuro della città

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Un anno dopo il successo della prima edizione, ritorna Pintai bisus, progetto pensato ad hoc e dedicato a Quartu Sant’Elena con il contributo dell’Amministrazione Comunale nell’ambito di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica, teatro, danza (quest’anno alla sua sedicesima edizione) organizzata dall’associazione culturale Elenaledda Vox. In programma tre diversi appuntamenti modulati sulla capacità di immaginare, riflettere e guardare al futuro della terza città più popolosa della Sardegna.

Il primo incontro, questo venerdì (26 maggio) alle 18.30 all’Ex Caserma in via Roma, mira a esplorare nuove prospettive di sviluppo per l’ambiente urbano e il suo rapporto con gli spazi naturali che lo caratterizzano. Attraverso gli interventi dell’antropologo Franco Marcello Lai, in dialogo con l’assessore comunale all’Urbanistica e Programmazione strategica Aldo Vanini, si cercherà di ampliare la visione sui processi di rigenerazione dell’ambiente urbano e di ciò che lo circonda, focalizzando l’attenzione su alcuni concetti chiave che riguardano il rapporto tra città e natura: “terzo paesaggio”, cura e abbandono, spazio selvatico e giardino, era antropocenica e antropizzazione. Moderato da Lorena Carboni, l’incontro – intitolato “Curare l’incuria” – sarà intercalato da letture dell’attrice Lia Careddu di pagine tratte dai libri “A fogu aintru” e “Sulla faccia della terra” di Giulio Angioni.

Per il suo secondo appuntamento, domenica mattina (28 maggio) alle 11, la manifestazione si trasferisce dalla città al suo litorale marino, sulla spiaggia di Foxi, in via Ischia; in programma, sotto l’evocativo titolo “Legati dalla luce”, un incontro tra poesia e musica per immaginare la possibile comunanza tra territori lontani, quelli di Quartu e di Los Angeles: città distanti ma simili, pur nella loro assai diversa dimensione, per la continuità tra mare, sole, spazi naturali e densa urbanizzazione, per l’alternanza tra spazi vuoti e pieni, per l’inurbamento frammentato.

Questo insolito connubio fra la città sarda e la metropoli americana sarà interpretato da un esperimento di “found poetry”, con testi di Lorena Carboni Maria Gabriela Ledda, in cui lingue diverse – italiano, sardo e inglese – si confrontano con un immaginario sorprendentemente comune attraverso i versi di poeti contemporanei di Los Angeles. A dare voce alle parole sarà l’attrice e cantante Simonetta Soro, mentre a Gabriele Mirabassi (clarinetto) e Salvatore Maiore (violoncello), volti noti della scena jazzistica nazionale, è affidata l’esecuzione della partitura musicale originale.

Si torna in città, venerdì 2 giugno, per l’ultimo evento di Pintai bisus, in programma in serata, con inizio alle 20.30, all’Ex Caserma in via Roma. In quest’epoca di migrazioni, Quartu si è distinta per la sua vocazione all’inclusione e all’accoglienza, un’evoluzione contemporanea dell’antica tradizione di ospitalità con cui la città affronta le diversità interpretandole come un valore. Prendendo spunto dal racconto “La via del pepe” dello scrittore Massimo Carlotto, che narra le vicende di un giovane migrante africano, la cantante Elena Ledda con Mauro Palmas al liuto cantabile, Marco Argiolas al duduk e varie ance, Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e con la voce recitante di Simonetta Soro, daranno forma a un affresco di parole e musica ironico e fiabesco sui temi del viaggio, della morte e della speranza: uno spettacolo che si annuncia in grado di trasfigurare la realtà persino nei suoi temi più difficili.

Tutti gli appuntamenti sono aperti gratuitamente al pubblico. Per informazioni: mareminiere@gmail.com. Notizie e aggiornamenti disponibili sul sito www.mareeminiere.it e sui profili facebookinstagram e twitter di Mare e Miniere.

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