“Non appare in grado di apportare l’impulso necessario per la ripresa e lo sviluppo dell’economia regionale e contiene un elenco indistinto di finanziamenti e voci di spesa che non restituiscono un’idea coerente e strategica di programmazione”: non è positivo il giudizio della Cgil regionale espresso stamattina nel corso dell’audizione in Commissione regionale bilancio. L’auspicio è che vengano apportati i necessari correttivi e siano recepite le osservazioni del sindacato.
Secondo la Cgil, anche in considerazione del difficile contesto, sarebbe stato utile introdurre qualche elemento di discontinuità. Invece, nonostante i risultati ottenuti e alla luce dei dati macroeconomici sull’economia regionale non particolarmente positivi, la manovra – come esplicitamente indicato nella nota di aggiornamento al Defr 2023-2025 – è stata impostata in continuità con la programmazione precedente.
“In particolare – rileva la Cgil – si confermano le misure di contrasto allo spopolamento senza che vi sia un bilancio dell’impatto e una valutazione dei risultati concreti ottenuti”. Oltretutto, nello stesso testo del disegno di legge e nei documenti collegati si può leggere come anche negli ultimi due anni la tendenza allo spopolamento di paesi e comunità delle aree interne sia rimasta confermata: “Ciò dovrebbe indurre a una qualche riflessione sull’efficacia dei provvedimenti adottati sino ad oggi e sulla loro possibile rimodulazione”.
Altro elemento critico riguarda le misure per l’efficientamento energetico, che non presentano alcun elemento di condizionalità quanto alla concreta situazione economica dei possibili beneficiari: “Se da un lato è positivo e condivisibile agevolare l’installazione di impianti domiciliari per la produzione di energia elettrica pulita da fonti rinnovabili, dall’altro non è socialmente equo concedere i relativi benefici a prescindere dai livelli di reddito e condizione economica dei richiedenti”. Stesso discorso per quanto riguarda le imprese: “Il mantenimento dei livelli occupazionali, la capacità di generare nuovi posti di lavoro, le situazioni di bilancio aziendale dovrebbero rappresentare elementi condizionali rispetto alla concessione dei benefici”.
E ancora, la Cgil esprime non poche perplessità sui provvedimenti relativi alla voce turismo ed eventi collegati e alla voce interventi su edilizia scolastica: “Alla lettura del testo, l’impressione che si ricava è quella di un elenco indistinto di finanziamenti e voci di spesa, un catalogo in cui non si intravede né un’idea di politica coerente e globale sull’industria turistica, né un quadro organico sulla necessità di potenziare e rendere pienamente fruibile l’accesso a edifici scolastici sicuri e moderni”.
Su questi temi e sull’insieme delle questioni riguardanti la manovra finanziaria 2023, l’auspicio della Cgil Sardegna è che il confronto con le parti sociali e la discussione nelle commissioni e in aula possano migliorare il testo del disegno di legge e recepire il contenuto delle proposte e delle osservazioni avanzate.