Regione Sardegna: la Giunta approva linee indirizzo percorsi istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts)

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Cagliari. Approvate le linee di indirizzo per l’offerta formativa dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore in sistema duale per il conseguimento della certificazione IFTS. Lo ha deciso la Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai.

“I percorsi IFTS – spiega l’assessore Lai – non solo permettono ai giovani di acquisire una formazione professionalizzante mirata e competenze certificabili e spendibili nel mercato del lavoro, ma consentono anche la mobilità e la riconversione professionale degli adulti, già inseriti nel mondo del lavoro. Al termine dei percorsi – aggiunge l’esponente dell’esecutivo Solinas – viene infatti rilasciata la certificazione tecnica superiore IFTS, valida per la prosecuzione dell’iter formativo nei percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore (ITS) che completano la filiera dei percorsi di istruzione e formazione professionale previsti dalla programmazione regionale. La grande opportunità – aggiunge Lai – è proprio il riconoscimento delle competenze a livello europeo. Inoltre, al fine di ampliare la platea dei  potenziali soggetti proponenti e nella tutela dell’interesse pubblico, l’assessorato del lavoro ha deciso di ampliare la platea dei soggetti proponenti.”

La delibera, infatti, prevede che lo standard organizzativo minimo, valido per la presentazione e la realizzazione dei percorsi IFTS, sia costituito dai organismi pubblici e privati, associati tra loro in raggruppamenti temporanei, tra cui le agenzie formative accreditate e iscritte nell’elenco regionale, gli Istituti Scolastici del secondo ciclo di istruzione operanti nel territorio regionale, le Università, gli Enti pubblici di ricerca, le imprese o associazioni di imprese.

Il finanziamento pubblico sarà  concesso a favore del soggetto capofila del raggruppamento temporaneo beneficiario, che dovrà essere esclusivamente un organismo accreditato con il sistema regionale. Il provvedimento, infine, prevede che gli Enti pubblici di ricerca, tramite i propri dipartimenti o istituti, possano far parte dei raggruppamenti temporanei senza vincolo di partecipazione e che possano farne parte anche ulteriori soggetti associati, purché rientrino nelle tipologie individuate dallo standard organizzativo.

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