Tutta colpa degli studenti di Azione universitaria se Matteo Renzi ha annullato l’incontro che avrebbe dovuto avere all’Università di Firenze oggi pomeriggio. Da giorni era partito il passaparola per organizzare una contestazione contro il premier, previsto a un convegno organizzato in onore dell’economista Alessandro Petretto, già assessore di Firenze quando Renzi era sindaco. Il fronte della protesta si è allargato in poco tempo, coinvolgendo anche le associazioni studentesche di sinistra, costringendo Renzi a dare forfait.
Il convegno – Le contestazioni degli studenti si sarebbero scatenate per la riforma del calcolo dell’Isee, colpevole secondo gli studenti della riduzione dei servizi universitari e dell’aumento della pressione fiscale: “Viene a commemorare un suo amico barone – hanno scritto su facebook gli studenti – e si scorda degli studenti. La sua presenza è uno schiaffo nei confronti di tutti gli studenti esclusi dal diritto allo studio per il nuovo calcolo Isee. Torni all’Università quando avrà trovato soluzioni per gli studenti e non per fare passerelle”.
La protesta – All’annuncio delle contestazioni delle associazioni universitarie prima di centrodestra e poi di sinistra, si è aggiunto anche un videomessaggio dell’onorevole Daniela Santanché, diffuso dalla pagina Facebook di Centrodestra universitario, che promette: “Porteremo la vostra protesta in Parlamento. Fate bene a protestare – ha detto la Santanché – Abbasso Renzi!”.
Salva-banche – I guai per Renzi a Firenze non finiranno almeno fino a domenica, quando calerà il sipario sulla Leopolda 2015. Per quel giorno, fuori dalla stazione ristrutturata è prevista la manifestazione di un gruppo di risparmiatori coinvolti nel crac degli istituti di credito toccati dal decreto salva-banche: “A manifestare saranno tutti quei piccoli risparmiatori di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti che hanno visto andare in fumo i propri risparmi con il salvataggio da parte del governo dei quattro istituti di credito – fanno sapere in una nota – L’idea è quella di andare a protestare contro il decreto Salva banche proprio lì dove l’idea renziana di italia, e di governo, ha origine. Mentre Renzi, dentro la stazione Leopolda, sul palco, celebrerà il ‘futuro’ fuori le ‘vittime del Salva banche’ urleranno la propria indignazione per un decreto che ha avuto come effetto la cancellazione delle loro azioni e obbligazioni. Urleranno come hanno fatto una settimana fa davanti alla Camera dei deputati, con fischietti, cori, ‘banche salvate, risparmiatori truffati”, e al collo i cartelli con le cifre perse’.