Sanità, Solinas (M5S): “Liberi professionisti pagati decisamente meglio rispetto ai medici strutturati”

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“Lo smantellamento della sanità pubblica sta proseguendo senza sosta. Gli ultimi provvedimenti che vanno in questa direzione sono due bandi per il reclutamento di medici specializzandi (iscritti al penultimo o ultimo anno di corso), specializzati o pensionati, che, considerate le tariffe orarie corrisposte per l’attività prestata in regime libero professionale, percepiranno stipendi nettamente più alti rispetto ai colleghi strutturati che da anni prestano servizio in ospedale. Le nuove reclute, potranno essere pagate anche fino a 12 mila euro lordi al mese”.

“All’operazione dei medici in affitto, pagati 700 euro al giorno, si somma quindi questa selezione che punta a risolvere il problema della carenza di organico disincentivando le assunzioni di strutturati in pianta stabile. Perché mai oggi un medico dovrebbe scegliere di lavorare nel pubblico se i colleghi liberi professionisti guadagnano il triplo?” osserva Alessandro Solinas.

“All’ospedale di Oristano la situazione è ancora più grave perché la Regione non ha ancora pagato neanche le prestazioni aggiuntive effettuate da chi, come gli anestesisti, garantisce di fatto l’attività delle sale operatorie lavorando ben oltre il normale orario di lavoro. Le retribuzioni per le prestazioni aggiuntive svolte dagli anestesisti sono bloccate da giugno 2022 e ancora non si hanno notizie in merito alla ripresa dei pagamenti. Ci troviamo di fronte a contraddizioni epocali dalle conseguenze gravissime”.

Questa la denuncia del consigliere regionale del M5s Alessandro Solinas che aggiunge: “Al centro della questione c’è una delibera del 28 dicembre 2021 che destinava un premio di incentivazione agli ospedali periferici della Sardegna in sofferenza di organico, la quale stabiliva che il personale ospedaliero, oltre la quarta notte, avrebbe avuto diritto ad una quota aggiuntiva. L’applicazione di questa delibera è stata recepita in maniera differente dalle diverse Asl della Sardegna e ad Oristano questi fondi non stanno arrivando a destinazione. Sembra incredibile e decisamente non tollerabile il fatto che l’Assessorato alla Sanità continui a ricorrere a medici esterni per tappare falle che puntualmente si riaprono dopo sei mesi. Anziché risolvere le criticità si stanno creando voragini impossibili da colmare svuotando le aziende sanitarie. La sanità pubblica di questo passo verrà distrutta pezzo dopo pezzo”.

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