La Regione Sardegna stanzierà 30 milioni di euro l’anno dal 2016 per contrastare la povertà, attraverso il reddito di inclusione sociale ribattezzato in sardo, «Aggiudu torrau». Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio regionale con l’astensione dell’opposizione. Con una delibera da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge verranno definite le linee guida e i criteri, inclusi gli importi minimi e massimi del Reis, le soglie per accedervi e le modalità di calcolo del reddito in base all’Isee.
Le famiglie in difficoltà riceveranno un sussidio mensile per fare fronte alle spese. I destinatari del provvedimento dovranno impegnarsi a prendere parte a percorsi di inclusione sociale ossia, lavori di pubblica utilità o la possibilità di riprendere un percorso scolastico interrotto. Vista la grave incidenza della dispersione scolastica su situazioni di disagio economico, un ulteriore requisito per le famiglie destinatarie del reddito riguarda i figli, infatti, c’è l’obbligo che frequentino la scuola almeno sino ai 18 anni d’età. Le richieste dovranno essere presentate al Comune di residenza che la trasmetterà agli Uffici di piano nell’ambito del Plus competente per territorio.
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