Sardegna, ‘Reddito di cittadinanza diventi Lavoro di Cittadinanza’: la proposta di FdI in consiglio regionale

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Potrebbe partire dalla Sardegna la rivoluzione al Reddito di Cittadinanza: ad annunciare la proposta in Consiglio Regionale è stato l’esponente di Fratelli d’Italia Fausto Piga, primo firmatario della mozione che è stata sottoscritta da tutti i consiglieri regionali di maggioranza e che prevede la candidatura della Regione Sardegna al Governo per un progetto pilota che farebbe dell’isola il laboratorio ideale per trasformare, con il coinvolgimento del tessuto produttivo isolano, l’attuale sussidio meramente assistenziale in Lavoro di cittadinanza.

«Se si vuole davvero aiutare i disoccupati occorre sostenere il tessuto produttivo e cambiare il Reddito di cittadinanza in Lavoro di cittadinanza – dichiara il Consigliere Regionale sardo di Fratelli d’Italia Fausto Piga – la mozione impegna il Governatore Solinas ad attivarsi presso il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per candidare la Regione Sardegna ad un progetto pilota per l’Italia, che coinvolga le associazioni di categoria del sistema produttivo, affinché nell’isola si possa sperimentare in collaborazione col Governo una più efficiente ed efficacie misura di contrasto alla disoccupazione e sostegno alle imprese ponendo al centro della strategia generale le piccole, medie, grandi partite iva».

Oltre alla variante lessicale, la mozione sottolinea la decisa volontà di mettere in campo un cambiamento alla piega puramente assistenziale del reddito di cittadinanza per investire in modo incisivo nelle politiche occupazionali attive ovvero le misure volte ad aiutare una parte di chi percepisce il sussidio a trovare un lavoro.

«Le persone in difficoltà non vanno lasciate indietro e vanno aiutate – puntualizza Fausto Piga – ma per aiutare davvero i disoccupati servono politiche che creino veri posti di lavoro perché per migliorare veramente i saldi occupazionali non basta garantire un sussidio ai disoccupati ma bisogna fare i conti con il mercato e le scelte delle imprese».

A tal fine la mozione affida un ruolo strategico alle associazioni di categoria del mondo produttivo che potrebbero avere il compito di pianificare la progettualità occupazionale per un’immediata e concreta attuazione fra le attività d’impresa di svariati settori.

In considerazione anche del complicato momento dovuto alla pandemia, la mozione prevede la salvaguardia di tutti i posti di lavoro esistenti e nel contempo l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza in tutte le più svariate attività produttive come forza lavoro aggiuntiva a costo zero per favorire il rispetto delle misure anticovid, per scongiurare la chiusura di aziende in difficoltà, per l’avvio di nuove unità produttive, anche con la riconversione di quelle già operanti.

«Un radicale cambiamento che, allo stesso tempo, garantirebbe un aiuto alle aziende e uno ai disoccupati per ritrovare orgoglio e dignità, magari anche con la possibilità di stabilizzazione futura – spiegano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Mura, Fausto Piga, Nico Mundula che aggiungono – anche il controllo sui furbetti e le cosiddette misure antidivano sarebbero più efficaci».

Previsto anche un punto che affronta il “benessere lavorativo” e che propone di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro di un addetto, ma non lo stipendio, e utilizzare in sostituzione i percettori del RdC, ovviamente sempre a costo zero per il datore di lavoro.

«Ringraziamo tutti i colleghi di maggioranza che hanno sottoscritto la nostra proposta – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia – chiediamo tempi brevi e certi per la discussione in aula per avviare poi un dialogo con il Governo».

Fonte: postsardegna.wordpress.com

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