Sardegna. Sfiducia al presidente della Regione, respinta la mozione

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Cagliari. Il Consiglio regionale ha respinto la mozione 640 (Ganau e più) di sfiducia al Presidente della Regione, con 36 contrari, 21 voti a favore e 1 astenuto.

“Forza Italia è coerente, fa parte di questa maggioranza e sostiene questa giunta”. Lo ha confermato in Aula, durante la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti del presidente Christian Solinas, la consigliera, ed ex assessora, Alessandra Zedda, che ha così annunciato il voto contrario degli azzurri

Ma l’esponente del centrodestra non fa sconti al governatore e durante il suo intervento elenca i motivi dei mal di pancia delle ultime settimane nei confronti dell’esecutivo.

“Sosteniamo la giunta anche con osservazioni critiche se qualcosa non va nel verso giusto – ha sottolineato Zedda – o quando serve un cambio di passo, o quando, come in occasione del voto sull’autonomia differenziata, abbiamo osservato che il presidente Solinas avrebbe dovuto coinvolgere tutto il consiglio regionale”, chiarisce l’esponente di Fi. Per lei l’inserimento del principio di insularità nel ddl con la correzione di Calderoli “non è sufficiente, siamo solo all’inizio di un grande lavoro da fare”. Sulle modalità del voto favorevole espresso sul ddl dall’assessore Carlo Doria, nelle veci del governatore, “c’era – secondo Zedda – tutto il tempo di analizzare la bozza e confrontarci in quest’Aula”.

E poi il tema dei trasporti con l’operazione in corso di fusione dei tre aeroporti sardi e la riorganizzazione interna della Regione, definiti “settori e materie in affanno”. Come la sanità: “La riforma andava fatta, ma non con questa tempestività – sottoliena la consigliera – Oggi Ares e Asl non dialogano, questo meccanismo si è inceppato, bisogna essere incisivi e trovare soluzioni”. Tuttavia, ribadisce l’ex assessora, Forza Italia è “dall’inizio parte integrante della maggioranza e guida di governo, e anche oggi vogliamo essere proposta, stimolo e confronto”. Dopo i numerosi interventi dei consiglieri di opposizione, tutti comvinti nel votare sì alla sfiducia, con l’intervento di Alessandra Zedda, preceduto nelle fila del centrodestra solo dal consigliere del Psd’Az Domenico Gallus e dal consigliere di Fi Marco Tedde, la maggioranza si ricompatta in attesa del voto finale.

Una riunione dei capigruppo di maggioranza per serrare le fila ha anticipato l’avvio, nell’Aula del Consiglio regionale a Cagliari, della discussione e votazione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione, Christian Solinas, presentata dai gruppi dell’opposizione dopo il sì della Sardegna al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata.

E l’annuncio di una seconda mozione di sfiducia, questa volta per l’assessore della Sanità Carlo Doria, da parte della consigliera del M5s Desirè Manca, ha aperto la seduta. La presentazione del documento contro Doria è stata formalizzata a seguito delle polemiche nate intorno al mancato invito ai consiglieri di opposizione del nord Sardegna per un incontro con i vertici di Aou e Asl sulla sanità di quei territori: “Il suo è stato un comportamento gravissimo nei confronti della minoranza”.

La seduta dell’Aula è cominciata con oltre un’ora di ritardo e tra i banchi della giunta, come annunciato questa mattina a Decimomannu, è presente il governatore. Quasi nessuna assenza al momento, solo il consigliere della Lega Ignazio Manca ha presentato congedo, sono dunque 59 i consiglieri presenti: per l’esito della votazione sarà sufficiente la maggioranza dei votanti. Nessuna sorpresa all’orizzonte per la giunta Solinas che dovrebbe incassare senza problemi, nonostante qualche malumore delle ultime settimane tra le fila del centrodestra, il voto contrario alla sua sfiducia.

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