Tra poco più di ventiquattr’ore la Natzionale sarda farà il suo debutto internazionale. Domani domenica 2 Giugno allo stadio “Bruno Nespoli” (ore 20.30) di Olbia andrà in scena il match contro la Corsica in occasione del primo trofeo Simeoni-Simon Mossa.
La squadra è arrivata questa mattina a Tempio Pausania, dove svolgerà il ritiro in vista di Sardigna-Corsica, e per l’occasione il CT Bernardo Mereu e il capitano Claudio Pani hanno presentato la partita nella conferenza stampa svoltasi presso l’Hotel Pausania Inn.
«Giocare il nostro debutto internazionale contro la Corsica è stata una mossa molto intelligente per la FINS – Federatzione Isport Natzionale Sardu – esordisce Mereu – perché ci avvicina all’Europa, con un’isola confinante e vicina a noi per storia e tradizione. Ci permette di misurarci sul piano calcistico con un avversario molto valido e allo stesso tempo è una partita dai grandi contenuti culturali».
Il focus del commissario tecnico della Natzionale parte fuori dal rettangolo di gioco: «Questa natzionale si prefigge di porre l’attenzione attraverso il calcio sulla nostra storia e cultura». Quello con la Corsica è già stato definito il “Derby delle isole”, «Debuttare con la Corsica significa portare avanti un rapporto di fratellanza». Sulla partita: «Non saremo la gallina che si scontra con l’aquila» avverte Bernardo Mereu, che analizza la nazionale avversaria: «è una squadra esperta, conta diversi giocatori che hanno militato in Ligue1, l’uomo di punta è forse Remy Cabella. Per il debutto è stato scelto un avversario che avesse similitudini con la nostra regione, ma è una squadra molto tosta. Noi la affronteremo con energia e attenzione».
«Il criterio per le convocazioni non ha privilegiato le categorie ma è stato caratterizzato dalla volontà di vestire questa maglia – commenta -, abbiamo avuto alcune defezioni, alcune giustificate e altre no, magari in qualcuno non c’era un sentimento vivo di appartenenza. Quelli di oggi sono i migliori sotto tutti gli aspetti». Infine, l’allenamento di oggi a Calangianus e la rifinitura domani mattina a Tempio scioglierà i nodi di formazione, «A marzo nella prima partita di Nuoro siamo andati bene col rombo a centrocampo, valuteremo la soluzione migliore».
Senso di appartenenza e orgoglio: Claudio Pani, capitano della natzionale, non ha dubbi: «Da sardo è un sogno che si avvera. Avvero grande curiosità e aspettativa, noi vogliamo far conoscere la nostra isola – ha detto il centrocampista dello Sliema Wnaderers –, i giocatori sardi li vedo meno privilegiati rispetto a quelli che provengono da altre zone d’Italia; il giocatore sardo viene visto sempre dopo o per farsi notare deve compiere miracoli. Nel gruppo ci sono calciatori giovani che meritano grandi palcoscenici, altri più grandi forse non hanno raccolto quanto meritavano. Spero questo sia l’inizio di un lungo cammino».