Sassari. In coma etilico a 14 anni per festeggiare la fine dell’anno scolastico

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Sassari. Ha rischiato di finire in tragedia la serata di festa di un ragazzino di un quartiere periferico della città, arrivato in centro sabato pomeriggio 9 giugno con l’autobus per raggiungere degli amici e finito in ambulanza al pronto soccorso del Santissima Annunziata – in condizioni disperate – poco prima dell’ora di cena.

L’intervento dell’equipe del 118 e quello dei medici del pronto soccorso sono stati fondamentali per salvare la vita al giovane studente che per qualche secondo – dopo aver perso i sensi – aveva smesso di respirare e non dava segni di ripresa. Sono stati alcuni automobilisti a notare il suo esile corpo per terra, privo di sensi, tra via Pascoli e via Grazia Deledda. I due amici che erano con lui, appena più grandi, non riuscivano neanche a parlare né a stare in piedi.

Diversi passanti hanno provato a rianimare il 14enne, sollevandogli le gambe e assicurandosi che non avesse le vie respiratorie ostruite, poi è scattata la richiesta di aiuto. Sul posto, insieme agli operatori del 118, si sono precipitati gli agenti della polizia locale. Mancavano pochi minuti alle 20.30 di sabato e a quell’ora – con il traffico congestionato – l’intervento degli uomini del comando di via Carlo Felice è stato fondamentale per la corsa verso il pronto soccorso. Per consentire all’ambulanza di raggiungere più velocemente viale Italia gli agenti hanno fatto da apripista al mezzo di soccorso e in pochissimi minuti il 14enne è stato affidato alle cure di medici. Quando è arrivato in ospedale era ancora privo di sensi, ma con il passare dei minuti – dopo la somministrazione dei farmaci – il ragazzino ha iniziato piano piano a riprendersi. Inizialmente è stato difficile anche avvisare i familiari, perché il 14enne non aveva in tasca documenti e né i medici né gli agenti della polizia locale erano riusciti a risalire alla sua identità. Quando finalmente ha aperto gli occhi sulla brandina dell’ospedale e ha pronunciato a fatica il suo nome dal pronto soccorso è partita una telefonata verso i genitori che in pochi minuti sono arrivati in ospedale con il cuore in gola.

A causa di un piccolo trama contusivo al volto, che il giovane si è procurato probabilmente quando ha perso i sensi, i medici hanno optato per il ricovero nel reparto di Pediatria, dove il ragazzino rimarrà in osservazione fino a stamattina, prima di tornare finalmente a casa. Su quanto accaduto dal momento in cui è sceso dall’autobus sabato pomeriggio stanno indagando gli agenti della polizia locale. I suoi ricordi, come quelli dei due amici con cui ha trascorso la serata sono annebbiati dalla grossa quantità di alcol che i tre hanno consumato. Quello che hanno scoperto gli uomini del comando di via Carlo Felice, coordinati dal comandante Gianni Serra, è che il terzetto di minorenni aveva bevuto parecchio whisky in giro per la città, per festeggiare la fine della scuola. Gli agenti stanno

cercando di capire in che modo i tre ragazzini si siano procurati le bottiglie che hanno mandato in coma etilico uno di loro. Sotto i 16 anni la vendita di alcolici è un reato, chi ha venduto o ceduto le bottiglie ai tre minorenni rischia di passare guai seri con la giustizia.

Fonte: La Nuova Sardegna – Luca Fiori

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