Sciacalli approfittano del terremoto per far soldi

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Due persone sono state arrestate nella notte scorsa dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno unitamente a quelli del 13° RGT “Friuli Venezia Giulia”, impegnati nell’esecuzione di specifici servizi “anti-sciacallaggio”. Si tratta di due pregiudicati residenti a Roma, I militari impiegati nell’attività di controllo hanno notato due persone presenti nei pressi della tendopoli, uno dei due pregiudicati si aggirava tra le tende con indosso abbigliamento riconducibile ad operatori impegnati nei soccorsi alla vista dei carabinieri cercava di nascondersi destando sospetto nei militari. Entrati nella tendopoli i carabinieri hanno bloccato un 47enne che avevano in precedenza visto dileguarsi, che si era velocemente cambiato della casacca, e l’altro complice un 41enne, che giustificavano la loro presenza al campo accreditandosi quali volontari senza ulteriori specificazioni , ma non fornivano spiegazioni sull’abbigliamento indossato, contestualmente individuavano un Fiat Doblò. Una volta aperto il furgone, hanno rinvenuto all’interno del cassone numeroso materiale tecnico dei Corpi ed Organizzazioni impegnati nelle operazioni di soccorso, nonché materiale oggetto di donazioni per le popolazioni terremotate, dai giocattoli per i bimbi all’abbigliamento e prodotti alimentari, il tutto asportato da diversi container presenti nel campo. I due pregiudicati, appena il giorno dopo l’evento sismico, si erano introdotti all’interno del campo per fornire la loro opera quali presunti volontari per l’allestimento delle tende al campo ed approfittando di ciò, si erano potuti muovere senza destare particolari sospetti riuscendo così a saccheggiare i container. I due  sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso e tradotti presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto.

Intanto sono già in libertà 3 dei 4  sciacalli sorpresi a rubare  nelle case devastate dal sisma. Dietro le sbarre ne è rimasto solo uno, un romano. I due romeni, 44 e 45 anni arrestati qualche giorno fa mentre si intrufolavano nelle case dei terremotati per portare via oggetti e ricordi in una abitazione di Amatrice sono già a piede libero. Il Tribunale di Rieti infatti ha convalidato l’arresto per furto aggravato ma ha disposto, a sorpresa, la scarcerazione con il divieto di restare nella provincia reatina. I due, un uomo e una donna, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio,  ora sono liberi di muoversi liberamente al di fuori dei confini provinciali.

Un drone per rilevazioni dall’alto con altissimo grado di precisione, potrebbe essere impiegato anche di notte grazie agli infrarossi in funzione anti-sciacalli nelle zone terremotate, è stato messo a disposizione dalle forze armate, secondo quanto si apprende. Il drone, chiamato Bramor, permette anche di inquadrare quasi come se fosse giorno le aree interessate anche se completamente al buio. Il drone impiega quattro persone a terra per ogni missione e avrebbe un costo di utilizzo contenuto, secondo quanto stimato. La Protezione civile valuterà se utilizzare Bramor nelle zone colpite dal sisma per mappare lo stato dei luoghi e contrastare lo sciacallaggio delle case danneggiate.

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