Cagliari. I carabinieri danno esecuzione alla confisca dei beni di Sandro Arzu

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Nella mattinata odierna i Carabinieri del R.O.S., unitamente ai Carabinieri delle Compagnie di Cagliari e Dolianova e con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, ex art. 12-sexies D.L. 306/1992, emesso dalla Corte d’Appello di Cagliari su richiesta della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, nei confronti di Sandro Arzu .

L’Autorità Giudiziaria ha condiviso le risultanze scaturite dall’indagine patrimoniale sviluppata dal ROS Carabinieri su delega della Procura di Cagliari pronunciando il provvedimento oggetto di odierna esecuzione che contempla il sequestro preventivo del seguente patrimonio mobiliare ed immobiliare:

a. la somma di 710.000 euro circa, trovata nella disponibilità di Sandro Arzu in occasione dell’arresto operato in data 02.11.2013 dal NORM della Compagnia Carabinieri di Cagliari;

b. appartamento e garage siti nel comune di Senorbì (CA);

c. una polizza assicurativa sottoscritta da Daniela Caboni;

d. un’autovettura Renault Captur, acquistati dalla coppia Arzu Caboni a decorrere dall’anno 2008 e ritenuti di valore assolutamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ai fini delle imposte ed alle fonti reddituali.

Sandro Arzu era stato tratto in arresto in data 02.11.2013 nel centro abitato di Sestu (CA), perché, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare era stato trovato in possesso di 109 grammi di cocaina e di un piccolo quantitativo di marijuana, nonché di denaro contante per un complessivo di oltre 710.000,00 euro. Al termine delle operazioni, oltre allo stupefacente era stato sequestrato anche il denaro ritenuto di importo sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ed all’attività economica svolta, nonché ritenuto verosimile provento della cessione di una partita di stupefacente di peso e qualità non determinata perché mai rinvenuta. In data 22.01.2015, il Tribunale di Cagliari, Dr. ALTIERI, aveva condannato ARZU Sandro alla pena di anni otto di reclusione ed € 100.000,00 di multa, confermata in data 09.11.2015 dalla II^ Sezione della Corte d’Appello di Cagliari con sentenza nr. 379/2015. In data 29.09.2016, la Suprema Corte di Cassazione ha disposto l’annullamento senza rinvio della sentenza d’appello limitatamente alla parte di imputazione relativa alla cessione di “altro quantitativo imprecisato della medesima sostanza per un importo non inferiore a complessivi € 711.050,00” perché il fatto non sussiste. Ha inoltre dichiarato irrevocabile la sentenza di condanna ex art. 73 c.1 D.P.R. 309/1990, rinviando gli atti alla Corte d’Appello per la rideterminazione della pena. L’attività investigativa pianificata e sviluppata in funzione di contrasto alle disponibilità economiche illecitamente acquisite, si pone quale momento di ulteriore analisi patrimoniale sul piano penale, evidenziando non soltanto la già accertata e consolidata responsabilità di Arzu in ordine alla detenzione per uso non esclusivamente personale dello stupefacente rinvenuto a suo carico – oltre 100 grammi di cocaina – ma anche la sproporzione delle disponibilità economiche della coppia rispetto ai redditi dichiarati ed alle attività economiche.

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