Sistema portuale sardo, dal progetto europeo Techlog innovazione tecnologica, formazione degli operatori e sviluppo economie

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Gianfranco Fancello e Patrizia Serra

Domani, martedì 22 e mercoledì 23, si tiene a Sfax (Tunisia) il lancio del Western Living Lab,
laboratorio permanente per la facilitazione del trasferimento tecnologico tra gli attori della ricerca e
dell’industria del progetto Techlog. Il Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità-
Università di Cagliari) è il coordinatore del progetto. Techlog (Technological transfer for logistics innovation
in Mediterranean area) è stato avviato nel 2021 e si chiude nel dicembre 2023. È finanziato dall’Unione
Europea (programma Eni.Cbc Med ) con tre milioni e centomila euro a cui si aggiungono 400mila euro di co-
finanziamento. L’ateneo è capofila dei lavori con Gianfranco Fancello, responsabile scientifico, e Patrizia
Serra, coordinatrice tecnica, entrambi docenti della facoltà di Ingegneria e architettura. Del team
cagliaritano fanno parte anche Nicola Nieddu (assistant project manager), Emanuele Cabras (financial
manager), Matteo Mauri (communication manager) e Carla Piras (amministrazione). Anche per i porti
sardi, da Cagliari a Olbia, il progetto è strategico e sinonimo di sviluppo economico, sociale, tecnologico.
Tre milioni e mezzo di euro, dal trasferimento tecnologico alla formazione del personale nei
porti del Mediterraneo. “Techlog istituisce uno spazio permanente transfrontaliero volto a facilitare lo
sviluppo di iniziative di trasferimento tecnologico tra mondo accademico e impresa nel campo della
formazione avanzata per il personale delle comunità portuali e dell’autotrasporto” spiega il professor
Fancello. “Siamo al lavoro su programmi innovativi di formazione nella logistica, basati sull’uso di
simulatori di guida avanzati per guida ecologica e guida sicura ed efficientamento delle prestazioni degli
operatori” aggiunge la professoressa Serra. Tra i beneficiari, enti di trasporto, autorità portuali, terminalisti,
centri di ricerca e formazione che si occupano di simulazione avanzata per i trasporti e la logistica, aziende di
trasporto e operatori portuali. La sperimentazione affianca comunità portuali e dell’autotrasporto di Italia,
Egitto, Spagna, Libano e Tunisia e punta a coinvolgere almeno sedici enti/autorità/stakeholder del settore, a
creare due Living lab permanenti, uno in Libano (presentato a Beirut il 19 ottobre scorso) e l’altro in Tunisia.
Network digitali di inclusione e promozione. I Living lab, corroborati dalla creazione e dall’utilizzo di
una Piattaforma collaborativa digitale (Techlog web platform a breve disponibile) serviranno come collante
per i network stabiliti e faranno da aggregatori tra ricerca e imprese. Ma non solo. “I Living lab – precisano
Gianfranco Fancello e Patrizia Serra – sono tesi a favorire formazione e inclusione con l’utilizzo di
avanzati simulatori di guida. Inoltre, saranno utilizzati sul territorio per promuovere il trasferimento
tecnologico dell’innovazione introdotta dal progetto e per coinvolgere sempre più attori e imprese del bacino
Mediterraneo nell’utilizzo di best practices innovative ed ecologiche nei settori della logistica e dei trasporti
in generale”. Fanno parte di Techlog Università di Cagliari, Camera di commercio Maremma e Tirreno, Arab
Academy for science, technology & maritime transport (Egitto), European school of intermodal transport
(Spagna), (Spagna), Confederation of Egyptian european business associations (Egitto), Chamber of
Commerce of Beirut & Mount Lebanon (Libano), Federation of Egyptian Chambers of commerce,
Alexandria (Egitto), Chamber of Commerce, Sfax (Tunisia) e University of Sfax (Tunisia).
Informazioni www.enicbcmed.eu/projects/techlog
https://www.linkedin.com/company/techlog-project
https://www.facebook.com/techlogproject

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