Spettacoli, The Beatbox e Carlo Massarini: molto più di un semplice tributo ai Beatles

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Nel giorno della scomparsa della grande Tina Turner, l’Auditorium del Conservatorio rivive la leggenda dei Beatles grazie ai “The Beatbox e al loro “The magical mistery story”.

Con centinaia di concerti in tutta Europa, per i giovanissimi musicisti Marco Breglia, Filippo Caretti, Michele Caputo e Federico Franchi (rispettivamente Paul McCartney , John Lennon, George Harrison e Ringo Starr) il termine cover band è decisamente riduttivo.

Se poi un concerto riesce a diventare uno spettacolo teatrale, grosso merito va a quell’enciclopedia musicale vivente chiamata Carlo Massarini. Il giornalista e conduttore musicale, sciorina aneddoti, curiosità e tanto altro. Per farlo, suddivide l’epopea dei Fab Four in quattro atti con una accurata narrazione.

“Chiudete gli occhi per qualche secondo e riapriteli per un viaggio negli anni 60”. E’ cosi che prende forma la vita di una band immortale: gli esordi di Liverpool, il successo planetario, il periodo Sgt Peppers e lo scioglimento.

Pertanto ogni canzone, fra le quali Love me do, She loves you, A hard day’s night, Yesterday, Yellow Submarine, Hello Goodbye, Come together, Let it be, Get Back, è inserita in una di queste fasi.

Non è tutto perchè i Beatbox, come i loro beniamini, sono poliedrici e riescono a suonare più strumenti e il risultato sa di melodia potente, leggiadra e divertente. E per quanto orientati alla fedele rivisitazione, dove nulla è lasciato al caso, sono altrettanto accurati nella scelta della strumentazione, degli abiti, dei trucchi.

Italiani al 100%, i quattro musicisti comunicano in inglese e quel “Stand up”, ripetuto in diverse volte, è un invito ad alzarsi e a lasciarsi andare. Nelle oltre due ore di esibizione, cantano i giovani e i meno giovani. E’ questo il potere delle canzoni intragenerazionali.

La chiusura è con “Hey Jude” e ci si lascia con una certezza: la performance dei Beatbox non è un semplice tributo ai Beatles, è molto di più!” Complimenti a loro e all’organizzazione “Via del Collegio”, che ottiene ancora un successo a sette giorni di distanza dallo show di Luca Bizzarri.

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