Stress, inattività e iperattività i nemici della fibromialgia

0 0
Read Time:2 Minute, 6 Second

La Sindrome Fibromialgica o Fibromialgia è una malattia molto frequente il cui sintomo prevalente è il dolore muscolo-scheletrico cronico e diffuso. Sono inoltre presenti molteplici sintomi di accompagnamento come fatica, disturbi del sonno, deficit di attenzione e di memoria e disturbi della sfera psichica come l’ansia e la depressione, oltre che a sintomi della sfera neuro-vegetativa.

Ogni anno, il 12 maggio, si accendono i riflettori sulla fibromialgia che per troppo tempo è stata considerata una patologia invisibile. La giornata dedicata alla malattia ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza tra la popolazione.

La prevalenza della malattia nella popolazione generale è di circa il 2-6% e colpisce soprattutto il sesso femminile. La Fibromialgia è la terza malattia reumatologica per frequenza e rappresenta il 15% circa delle diagnosi formulate in ambito ambulatoriale non ospedaliero.

Le cause che portano alla Fibromialgia non sono note, spiega il professor Alberto Cauli, direttore della Reumatologia del Policlinico Duilio Casula «ma si ritiene che l’insorgenza e la cronicizzazione della malattia siano riconducibili ad alterazioni dei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale e a molteplici fattori psicologici, come ad esempio lo stress, ed ambientali».

L’inattività e l’iperattività aggravano la sintomatologia, prosegue il professor Cauli, «che migliora invece con una moderata attività fisica. Il ruolo dello stress sia fisico che psichico – dice il professore – è noto come fattore di peggioramento sia del dolore sia di tutti i sintomi eventualmente associati ad esso».

La diagnosi di fibromialgia è essenzialmente clinica, in quanto non esistono esami di laboratorio e/o strumentali che ne consentano il riconoscimento; viene posta dopo una complessa analisi del paziente e una diagnosi differenziale attenta.

La terapia farmacologica viene utilizzata principalmente nel trattamento del dolore, dei disturbi del sonno e nei sintomi neurovegetativi. I farmaci che si sono dimostrati maggiormente efficaci nel controllo della sintomatologia, conclude il professor Alberto Cauli «sono quelli attivi sul sistema nervoso centrale come gli antidepressivi, i miorilassanti e gli anticonvulsivanti in quanto sostanze agenti a livello dei neuromediatori chimici come la serotonina e la noradrenalina chiamati in causa nell’etiopatogenesi della malattia. Fondamentale risulta inoltre il ruolo della attività fisica così come di metodiche di rilassamento unite a trattamenti decontratturanti e fisioterapici, con un controllo metabolico e ponderale attento».

Fonte: Stress, inattività e iperattività i nemici della fibromialgia – Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari (aoucagliari.it)

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *