Stromboli. “Sono un miracolato. E mi chiedo perché sono rimasto vivo io”. Così Thiago Takeuti, il 35enne turista brasiliano sopravvissuto all’eruzione di ieri a Stromboli in cui è morto il suo compagno di escursione e suo coetaneo, Massimo Imbesi. “Dopo l’eruzione – ricostruisce – abbiamo cercato riparo in una zona dove il fuoco era già passato e pensavamo non tornasse. Ma correndo tra le pietre e i lapilli siamo caduti a terra. Respirava sempre più affannosamente. Ho provato a rianimarlo ma non c’era più niente da fare”. Le fiamme riprendono, tornano i Canadair Due canadair sono tornati in volo su Stromboli per spegnere i focolai di sterpaglie e vegetazione ancora attivi. In un primo tempo allontanatisi, sono tornati in azione dopo una ripresa delle fiamme alimentate dal maestrale. Due Canadair sono in azione contemporanea per estinguere i focolai ancora attivi in zona Petrazze e Forgia Vecchia. Gli interventi coordinati dei mezzi aerei sono visibili da via Marina a Stromboli dove i turisti si fermano per immortalare la scena con gli smartphone. E si è nuovamente alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco per effettuare una ricognizione sulla sommità del cratere e sulla Sciara del fuoco che produce fumo, polvere e lapilli che precipitano a mare, dal lato di Ginostra. Divieto di accesso al vulcano Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha emesso una ordinanza di divieto temporaneo di accesso al vulcano Stromboli in via precauzionale. Il divieto, che riguarda entrambi i versanti, scatta a partire da quota 400 metri. Come “ulteriore misura a garanzia della tranquillità di chi si trova a Stromboli e Ginostra”, inoltre, il sindaco ha disposto che una nave sosti in rada per la giornata di oggi, come già avvenuto la scorsa notte. Ipotesi di innalzare allerta a giallo L’innalzamento del livello di allerta a ‘giallo’ è, al momento, una ipotesi al tavolo degli esperti della Protezione civile, ma non è stato ancora dichiarato. Lo precisano fonti dell’Ingv. De Astis (Ingv): situazione in evoluzione, non escludiamo niente “La situazione è in evoluzione, la sequenza degli eventi è stata diversa rispetto al solito e non possiamo dire in che direzione evolva. C’è sempre il rischio cospicuo, con un magma così alto nel condotto come è adesso, che si apra una frattura lungo la Sciara con il pericolo di collassi di materiale in acqua e, di conseguenza, un’onda anomala”. A spiegarlo è Gianfilippo De Astis dell’Ingv di Roma, arrivando a Ginostra, la frazione più colpita dall’eruzione di ieri allo Stromboli. “In questo momento non c’è nessun segnale che ci dica che si va in questa direzione – aggiunge -, ma non possiamo escludere che nelle prossime ore qualcosa cambi. Sembra che il sistema magmatico abbia molto magma nella parte sommitale”. La situazione al momento, secondo De Angelis, “mostra parametri normali”. E per quanto riguarda l’esplosività “per quello che ho visto io dalla Sciara del fuoco c’è una modesta attività esplosiva e di bassa intensità con lancio di brandelli di lava. Invece c’è un’alimentazione più consistente sul fianco ovest sud ovest,vicino a Ginostra”, conclude. (Rainews.it)
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