Teatro del Segno, Teatro e Marmellata 2025: giovedì in scena “Parola di Cocorito” di S’Arza Teatro

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Giustizia, accoglienza e rispetto della natura. Sono questi i temi trattati con “Parola di Cocorito” di S’Arza Teatro in cartellone giovedì 26 giugno alle 17.30 al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari per un nuovo appuntamento con “Teatro e Marmellata” 2025, la rassegna dedicata ai giovanissimi e alle famiglie organizzata dal Teatro del Segno e inserita nel progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro (2017-2026).

Sotto i riflettori Maria Paola Dessì e Francesco Petretto e Stefano Petretto, per un’antologia di antiche e moderne fiabe in una coinvolgente mise en scène con disegno luci e sound design di Emilio Foddai, per la regia di Romano Foddai che mette in risalto i caratteri dei personaggi, le difficoltà e i conflitti, le prove da superare ma anche i preziosi suggerimenti tramandati dalla cultura popolare.

Parola di Cocorito” è una pièce originale divertente che intreccia differenti tecniche e linguaggi della scena, dalla recitazione all’uso delle maschere, alla musica per rappresentare quattro storie emblematiche, a partire da “La montagna e il topo”, da un racconto di Antonio Gramsci, da cui scaturisce una riflessione sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente, con gli effetti dei disboscamenti che mettono a nudo le rocce, ma anche un messaggio di speranza. “Il panettiere d’Oriente” affronta l’insaziabile sete di guadagno e le sue conseguenze, con l’intervento di un giudice saggio in soccorso di uno sfortunato viaggiatore, mentre “La zuppa vegetariana” narra di un lupo stravagante che sceglie di fare a meno della carne, sfidando così i pregiudizi degli animali del villaggio e proponendo un’ideale di pacifica convivenza pur nella diversità. E infine la battaglia di due bambini contro la strega Denti di Ferro per ricordare l’importanza della cura di sé in “Lavarsi i denti tre volte al giorno”.

Favole antiche e nuove proposte in chiave ludica, in uno spettacolo che fa sorridere e pensare, adatto a bambine e bambini anche piccolissimi (dai tre anni in su), e alle sorelle e fratelli maggiori che possono apprezzare il significato simbolico delle storie e lasciarsi affascinare dalle atmosfere agresti ma anche esotiche e fantastiche: dall’apologo gramsciano su un topo che cerca di porre rimedio a un danno da lui causato e scopre come nel regno della natura tutte le forme di vita siano in qualche modo connesse tra loro, alla vicenda del fornaio punito per la sua avidità, al lupo “vegetariano” per scelta, fino all’incontro inquietante con una strega cattiva… che (ci) ricorda l’utilità dello spazzolino..

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