
“L’Assaggiatrice di Hitler” è la trasposizione scenica del Premio Campiello 1998 di Rossella Postorino. Con la regia di Sandro Mabellini, Margot Wolf la storica assaggiatrice di Adolf Hitler nella caserma di Krausendorf, diventa Rosa Saue e a interpretarla sono Alessia Giangiuliani e Silvia Gallerano. Con loro, la fisarmonica e le canzoni in tedesco di Marlene Fuochi.
Nelle due ore di spettacolo al Massimo per la rassegna Terzo Occhio, l’assaggiatrice viene interpretata dalle attrici senza una netta distinzione di ruoli raccontando uno sdoppiamento della personalità fra la necessità di sopravvivere e l’essere complice del Nazismo senza aver avuto la possibilità di scegliere. L’abilità di entrambe nell’alternarsi fra chi pone dubbi e chi formula risposte, si traduce in una capacità di raccontare il viaggio di una donna fragile, di famiglia antinazista, al servizio del Führer con un marito disperso in Russia.
Sono loro stesse a far parlare anche gli altri personaggi che gravitano nella mensa della “Tana del Lupo” in Prussia. Ci sono le SS, c’è Albert Ziegler, il tenente spietato con cui Rosa instaura una relazione erotica, c’è la cuoca Briciola che venera Hitler, c’è Gregor che parte volontario in Russia.
E ci sono anche le altre nove colleghe, che insieme a lei, obbligatoriamente mangiano le torte, le uova al cumino, il purè di patate. Non patiscono la fame ma sono comunque inferiori rispetto ai soldati impegnati sui fronti di guerra. Morire come topi, potrebbe essere il loro destino ma non ci sono molte opzioni in campo.
Alessia Giangiuliani e Silvia Gallerano sono brave, son molto empatiche e intense nella loro recitazione e per quanto visto ieri, i prossimi spettacoli confermeranno tutto. Il prossimo appuntamento è per stasera a Nuoro al Bocheteatro
