Torino. I presidenti di seggio si ribellano per il compenso: “Paghe basse”

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A Torino si vota per le Europee, per il governatore e per il rinnovo del Consiglio regionale. I dirigenti comunali di Torino sono stati tutti precettati per le operazioni di voto di domani, provvedimento necessario dopo le lamentele di alcuni presidenti di seggio che hanno protestato per il basso compenso previsto per questa tornata elettorale che ha portato alla rinuncia di  70 presidenti di seggio che hanno rifiutato l’incarico. Di fatto il compenso previsto è sotto i 200 euro. Al responsabile di seggio vanno 157 euro. Invece agli scrutatori e ai segretari vanno 121 euro. Nelle città dove si vota anche per i sindaci e per il consiglio comunale i presidenti di seggio riceveranno 194 euro e 146 euro per segretario e scrutatori.

Alle scorse politiche gli scrutatori hanno incassato il 20 per cento in più: 170 euro gli scrutatori e 224 i presidenti di seggio. E così temendo fughe di massa il Comune di Torino ha precettato tutti i dirigenti. “Per l’eventuale sostituzione dei presidenti – si legge nell’ordine di servizio – si rende necessario precettare per la giornata di sabato 25 giugno i titolari di posizione organizzativa residenti in Torino. I Servizi Civici contatteranno telefonicamente, dalle 12 alle 19, sul cellulare di servizio i colleghi che saranno chiamati alle sostituzioni. Per tanto è necessario rendersi disponibili nella fascia oraria indicata”. Insomma il Comune è pronto a misure straordinarie per assicurare le operazioni di voto.

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