Ue multa per la manovra, l’intenzione è di non pagare e lasciare Juncker col cerino in mano

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Multa – C’è una lacuna nei trattati europei – fa sapere Repubblica – che potrebbe trasformarsi in una bomba a orologeria, la cui miccia è in mano al

governo italiano. E così Matteo Salvini sembra più determinato che mai a non cambiare di una virgola la legge di Bilancio (intenzione già ampiamente manifestata). In tal caso il negoziato tra il premier Giuseppe Conte e Bruxelles può sfociare in una procedura d’infrazione che fa da apripista a due diverse fasi. Per prima cosa si costituisce un fondo fruttifero in cui versare una multa variabile tra lo 0,2 e lo 0,5% del Pil, all’incirca dai 3 ai 7 miliardi. Se l’esecutivo non dovesse sistemare i conti, oltre alla multa si aggiungerebbe poi un’ammenda pari alla cifra bloccata nel fondo. Ed ecco che subentra però la mancanza firmata Ue: nessun regolamento europeo prevede una clausola nel caso in cui il Paese sottoposto a procedura opponga un rifiuto. Se l’Italia dunque rifiutasse di pagare, l’Europa di Jean-Claude Juncker non potrebbe farci nulla. A complicare maggiormente la situazione c’è la questione “novità”.

È infatti la prima volta che un paese riceve una lettera dalla Commissione, nella quale si ribadisce la necessità di cambiare la manovra proposta. A Salvini e Di Maio è così affidato il compito di decidere se sferrare un duro colpo all’Unione Europea prima delle elezioni di maggio. 

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