Università di Aristan, “Testamento”: giovedì 15 la lezione di Antonangelo Liori

0 0
Read Time:2 Minute, 24 Second

La vita è meravigliosa. Ma come lasciare questa testimonianza di fede nella vita? Questo è il più straordinario degli argomenti. L’uomo vive oltre la morte solo nella misura in cui riesce a lasciare un esempio ai suoi cari. La parola ‘testamento’ deriva dal latino ‘testari’, cioè attestare, e ‘mentum’, che significa ‘mezzo col quale’. Cioè attestare qualcosa attraverso un mezzo idoneo. E quale strumento è più idoneo della propria esistenza?Tutto è capitato nella mia vita ma posso dire con gioia che ho mantenuto ben salda la mia fede nell’esistenza.

Così, Antonangelo Liori, introduce la prossima lezione dell’Università di Aristan intitolata Testamento. Una parola che potrebbe evocare la malinconia di un addio ma che invece regalerà una positiva scarica di adrenalina. Il docente questa volta sarà soltanto lui, un giovanotto di 61 anni al quale da sette anni i medici assegnano, a intervalli regolari, due mesi di vita. Infatti nel 2018 è stato aggredito da un cancro ferocissimo, famelico, e da allora un po’ alla volta è stato fatto a pezzi (23 interventi in tutto); gli sono stati asportati, interi o in parte, ben 5 organi e gli hanno trapiantato il fegato. Due volte.

Da un po’ i medici, smentiti regolarmente dalla sua impressionante voglia di vivere (supportata dal Fentanyl, analgesico 470 volte più potente della morfina), hanno rinunciato a fare pronostici sulla sua dipartita. L’esistenza di Antonangelo Liori sino a oggi è stata travolgente appassionata e pericolosa. È stato pastore; ha girato il mondo; ha imparato molte lingue; ha preso 4 lauree (Giurisprudenza, Economia e Commercio, Antropologia culturale e Ingegneria meccanica, la quinta, in Agraria, la prenderà il prossimo ottobre); ha tradotto testi di filosofia e letteratura dal greco e dal latino; ha pubblicato 42 libri e migliaia di articoli, anche come inviato di guerra. È stato il più giovane direttore di un quotidiano italiano – L’Unione Sarda – nel 1994 Nicola Grauso, l’editore di allora, lo volle alla direzione del giornale nel momento delicatissimo della transizione digitale. È stato anche in carcere.

La sua enorme cultura supportata da una memoria prodigiosa gli consente di muoversi con sconcertante disinvoltura tra i contemporanei e i grandi del passato. Con questa lezione Liori regalerà ai presenti una serie eccitante ed eterogenea di pensieri, suggestioni e memorie di incontri con affascinanti esseri umani noti o sconosciuti.

Antonangelo Liori sarà accompagnato in cattedra dalla Banda Musicale di Monastir diretta dall’impeccabile maestro Alessandro Cabras e alle sue parole si alternerà lo swing dell’eccellente trio Aristan Jazz che rinascerà per l’occasione dopo 100 anni (vedere la foto nell’allegato) con Vittorio Sicbaldi alla batteria, Giulio Pisu al basso e Marco Morandini al pianoforte. Il trio sarà presentato dal giornalista e profondo conoscitore della musica sarda Giacomo Serreli.

L’appuntamento è per giovedì 15 maggio presso l’aula magna del Seminario Arcivescovile di Cagliari in via Mons. Cogoni 9. Si comincerà alle 19:30 (ingresso dalle 18:30).

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *