Workshop tutti a Iscol@, Dessena a Nuoro con amministratori e insegnanti

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Nuoro. Cinque anni di politiche per l’istruzione, la scuola e il diritto allo studio, con i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@ voluti dalla Giunta regionale, fin dal suo insediamento nel 2014, per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e garantire un alto livello di formazione ai ragazzi e le ragazze dell’isola. Su questi temi si è riflettuto oggi a Nuoro durante il workshop “Tutti a Iscol@: esperienze e riflessioni sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica nella scuola sarda”.

Il tema dell’istruzione e della dispersione scolastica è stato affrontato con ragionamenti costanti e programmazione economica finanziaria mirata attraverdo i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@. La scuola risponde a tutti gli stimoli e cambiamenti sociali. Oggi si applica una didattica che si avvale delle nuove tecnologie e del potenziale laboratoriale. Con le politiche e i programmi messi in campo in questi anni so è cercato di ricucire tutti i rapporti tra i vari livelli: Comuni, Province, Regione e Ministero, e si è lavorato per fare fronte a gravi problematiche come la mancanza di dirigenti, lo spopolamento dei paesi, l’abbandono scolastico e la diminuzione del numero degli studenti che ha portato anche a operare con lo strumento del dimensionamento.

Organizzato all’Isre dalla Direzione Generale della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scolastico regionale, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale sulla Dispersione Scolastica, è stato un importante momento di confronto, per analizzare quanto realizzato dalla Regione attraverso il Programma Tutti a Iscol@ – Linee A e C. Sono stati invitati a partecipare i dirigenti scolastici, il personale della scuola, sia docente che amministrativo, i docenti aggiuntivi per la parte laboratoriale e di tutoraggio e i professionisti che hanno contribuito attivamente alla realizzazione dei progetti delle Linee A e C, i genitori degli studenti e gli organismi rappresentativi della scuola.  L’incontro ha preso in considerazione soprattutto la Linea A (miglioramento delle competenze di base di italiano e matematica) e la Linea C (sostegno psicologico e inclusione scolastica). L’intervento è stato finanziato negli anni con risorse regionali, e fondi europei, sempre crescenti: si è partiti con 14 milioni (risorse RAS) nel biennio 2015/2016, fino ai 21 milioni del 2017/2018 e i circa 33 milioni del triennio 2018/2020. I progetti finanziati in tutto il territorio isolano sono circa 1.200, con un incremento costante degli alunni coinvolti.
Gli studenti destinatari della Linea A passano da 83.436 (anni scolastici 2015/2018) a 122.214 (2018/2020), e per la Linea C da 41.119 a 59.890. Cresce anche il personale coinvolto nelle scuole, con un incremento dei docenti che va da 1.087 (anni scolastici 2015/2018) a una previsione di 1.382 (2018/2020). Stesso aumento si registra sui professionisti che partecipano al Programma: da 728 a più di 800.

Interventi tecnici, sulle prospettive per rafforzare le competenze e contrastare l’abbandono scolastico, sono stati curati da parte del Direttore Generale della Pubblica Istruzione Elisabetta Schirru, da parte della Segretaria Generale Cisl Scuola Sardegna, Maria Luisa Ariu, dal Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna, Angela Maria Quaquero e dal Direttore Generale del Lavoro, Luca Galassi. I lavori sono stati conclusi dall’assessore Dessena, con alcune riflessioni educative sulla scuola e sui cambiamenti della società, da parte del Direttore Scientifico del Centro Crea, Lorenzo Braina.

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