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Milano. In piazza Duomo un’opera che fa discutere: la “Maestà Sofferente”

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Milano. Curiosità, stupore, commenti divisi tra positivi e negativi. Così è stata accolta “Maestà Sofferente”, l’installazione di Gaetano Pesce apparsa sabato mattina in piazza Duomo, a Milano, nell’ambito della Design week. È ispirata alla storica poltrona Up 5&6 . Metafora della violenza sulle donne, rappresenta un corpo femminile ferito da un centinaio di frecce. Ma non a tutti è piaciuta

Da lontano di Piazza Duomo, salta subito all’occhio. I milanesi e i turisti che attraversano il cuore della città si girano, la guardano, vanno a vederla più da vicino, leggono il cartello che ne spiega il significato. L’installazione che è comparsa ieri mattina all’ombra della Madonnina in vista del Salone del Mobile e del Fuori Salone fa già discutere. Si tratta, come detto in precedenza, della poltrona Up5&6 disegnata da Gaetano Pesce nel 1969 per l’allora C&B ora B&B e ispirata al corpo di una donna. Un elemento di design che compie 50 anni e che sarà uno dei protagonisti dei giorni dedicati alla creatività. Non senza un significato politico più profondo. Sì, perché la maxi-opera intitolata «Maestà Sofferente» puntava a denunciare le violenze nei confronti delle donne.

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