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Provvedimento disciplinare per autista Arst, il Direttore chiede di abbassare i toni

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L’Arst fa sapere che ha avviato un provvedimento disciplinare nei confronti dell’autista che ha saltato una fermata a Dolianova, e il Comitato utenti  che si occupa delle problematiche (non poche) dei pendolari del Parteolla, avuta la notizia ha preso carta e penna e chiesto ai vertici Arst di annullare il provvedimento. Posto che i dirigenti Arst stanno compiendo un atto dovuto, una volta venuti a conoscenza del fatto, resta comunque la possibilità richiesta appunto dal comitato, di un ripensamento se non risultano altre segnalazioni abitudinarie sul lavoro svolto dall’autista poiché, “il Comitato quando segnala delle problematiche lo fa con l’obiettivo di mettere all’attenzione dell’azienda delle criticità che vanno sapute cogliere con spirito pacato, per essere analizzate; se ad un dipendente capita una difficoltà, gli si va incontro, gli si chiede cosa gli è successo. E si risolve in modo diplomatico e pacifico“. Si spera che l’autista sottoposto al provvedimento disciplinare non sia la vittima sacrificale per i disservizi segnalati finora dal comitato. Come espresso bene nella nota che pubblichiamo di seguito, i pendolari vogliono contribuire ha risolvere le problematiche che solo chi viaggia quotidianamente e, quindi vive sulla sua pelle i disagi, può descrivere e quindi riportare a chi di dovere per applicare dei miglioramenti. Non è una guerra, è un percorso che il comitato ha chiesto di fare insieme. Certo dispiace leggere nell’ultima parte della nota del Direttore Centrale Arst. il risentimento per i “toni alti” e le “critiche gratuite” che avrebbe utilizzato il comitato, perché non è ciò che si evince dagli scritti peraltro pubblicati sulla pagina Facebook a disposizione di tutti, bene fa il comitato a non utilizzare più le preziose mail aziendali per questi  semplici “reclami”.

 

Gentilissimo Ing. Poledrini,
appresa la Vostra risposta, con la presente desideriamo cortesemente chiederLe di annullare il procedimento disciplinare che mi scrive, avete avviato nei confronti del conducente che ha saltato le fermate a Dolianova relativamente alla corsa degli studenti, effettuando soltanto quella fronte piazza Europa.
Non so chi sia l’autista in questione, ma se non le risultano altre segnalazioni abitudinarie sul lavoro di questa persona, il giorno probabilmente ha avuto per davvero le sue difficoltà sul percorso.
Il Comitato quando segnala delle problematiche lo fa con l’obiettivo di mettere all’attenzione dell’azienda delle criticità che vanno sapute cogliere con spirito pacato, per essere analizzate; se ad un dipendente capita una difficoltà, gli si va incontro, gli si chiede cosa gli è successo. E si risolve in modo diplomatico e pacifico. 
Noto che nell’email ha puntualizzato di mie presunte critiche gratuite sollevate sulla professionalità dei responsabili della Sede Territoriale di Cagliari. 
Non vorrei ci fosse una incomprensione in tal senso, la mia era una semplice domanda volta a dare un’input perchè possa essere fatta una maggiore attenzione anche nel lavoro di informazione che si da ai conducenti. Si è umani, ricoprire ruoli di responsabilità e coordinamento delle risorse umane non significa avere sempre tutto sotto gli occhi, non distrarsi o dimenticare mai. 
La tranquillizzo sul fatto che non ho bisogno di cogliere informazioni inappropriate e distorte da nessuno. 
Non di rado, io personalmente e il Sig. Luciano Carta, altro pendolare del Comitato, ci siamo resi disponibili ad aiutare gli autisti che ci hanno chiesto la cortesia di indicargli la strada in uscita da Dolianova e il passaggio in quelle di Serdiana. Si è trattato di conducenti non abituati a fare la tratta di Dolianova, o che l’avevano fatta una sola volta. 
Ma anche ad esempio per la questione della fermata in Via Dante a Cagliari. Discutendo in modo acceso con gli autisti, ci hanno fatto vedere sulla carta le fermate che a loro avevano dato e che rigorosamente erano tenuti a rispettare, e la fermata di via Dante non c’era sul documento. Potevo dar loro torto? Questo il motivo per cui vi abbiamo scritto.

Sui toni accesi “deve farlo anche ARST !!!”, sorrido di cuore. I toni accesi sono ben altri Ing. Poledrini, la terminologia è completamente diversa. Esco dalla “scuola” della sede Istituzionale dove era allora Consigliere il vostro stesso attuale Amministratore unico ARST, il dott. Chicco Porcu. 

Le spiego il tono della suddetta frase. Dipende da come lei l’ha voluta interpretare. Metaforicamente parlando, se io voglio viaggiare lei cosa mi direbbe, “devi acquistare il biglietto!!!”.  
Nel medesimo principio, io pago il biglietto, anche più caro da quest’anno, qualche diritto l’avrò… “esigo ricevere il servizio a misura del passeggero!!!”.

Per renderla semplice. Quando esisteva l’FDS, avevamo problemi anche lì per il rinnovo del parco mezzi, i pullman erano vecchi come quelli dell’ARST ora, ma tanti dei problemi sopraggiunti con la fusione dell’azienda in ARST, non c’erano. Mai avuto problemi nelle fermate. Potevamo contare inoltre di più servizi. 
Oggi ci stiamo ritrovando a chiedere ciò che ci è stato tolto. 

Dirigere un’azienda che riceve contributi pubblici, ossia dirigere una società in house, significa lavorare perchè gli obiettivi dell’impresa siano volti ad ottimizzare la qualità e quantità del servizio reso al destinatario finale, quale il consumatore/utente. A soddisfare maggiormente le sue esigenze. 

I nostri non sono come lei li definisce “reclami”, ma è un dialogo diretto a trovare delle soluzioni. E a chiedervi di non farci aspettare anni perchè se ne concretizzi qualcuna, almeno a partire da quelle che non richiedono un grande sacrificio in termini di costi. Poi si, è chiaro che un’azienda in difficoltà per mezzi obsoleti, dove nel loro interno addirittura piove, non può andare avanti in tali condizioni, su ciò è necessario un’intervento incisivo da parte della Regione. Si confida che i tempi di acquisto di nuove macchine siano inferiori al previsto.
L’indirizzo email dove scrivere per sollevare una serie di problemi di un servizio pubblico di primaria importanza su cui stiamo pagando biglietti e abbonamenti, oltre il costo pubblico derivate dai contributi che l’azienda riceve dalla regione, quando dall’ “ufficio reclami ARST” le soluzioni concrete si fanno desiderare, bè… direi che l’email del Direttore Generale dell’azienda diventa una necessità.
Su questo tuttavia nessun problema per noi, la sua email personale aziendale verrà tolta dall’elenco destinatari. Riceverà attraverso il suo ufficio le nostre richieste e sollecitazioni. Due punti prima di concludere. Oltre all’auspicio di vedere ripristinare in tempi brevi una fermata in via Roma, le ricordo la richiesta di apertura della sala d’attesa di via Gottardo a Monserrato sino almeno alle 21:30 (attualmente chiude alle 20:00); è inammissibile che i pendolari debbano attendere i mezzi nel centro intermodale al freddo e al buio considerando l’investimento pubblico fatto in una struttura di qualità, soddisfacente a dare un servizio di riparo all’utenza.

Ultimo punto, le invio in allegato la comunicazione della FILT CGIL che ci è stata messa a conoscenza, dove si avvisa della segnalazione da parte degli operatori di esercizio del deposito di Senorbì del furto di gasolio dai serbatoi degli autobus, causa spesso dell’ interruzione del servizio. 

Tornando alla motivazione principale che ci ha spinto a rispondere a questa sua email in modo celere, ossia quella relativa al dispiacere di aver appreso del procedimento disciplinare in corso per il conducente che ha effettuato la corsa di Dolianova di sabato 25 novembre, confidiamo sulla sua bontà del periodo Natalizio di rivedere la decisione assunta ed annullare tale provvedimento. 

Fiduciosi di un riscontro,
Le porgiamo distinti saluti.
Il Comitato degli utenti di Dolianova –
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